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SVIZZERACalano i prezzi di alcuni prodotti: i biglietti aerei sono scesi del 10%

15.08.23 - 09:21
Lo rileva l'indice dei prezzi al consumo di Comparis: più economico anche vestirsi (risparmi tra il 7 e il 9%)
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Calano i prezzi di alcuni prodotti: i biglietti aerei sono scesi del 10%
Lo rileva l'indice dei prezzi al consumo di Comparis: più economico anche vestirsi (risparmi tra il 7 e il 9%)

ZURIGO -  

Nonostante ci si trovi nel bel mezzo dell'alta stagione, le non sempre comprensibili dinamiche dell'economia portano sotto l'ombrellone alcune belle notizie, come ad esempio il calo dei prezzi di alcuni prodotti. Uno su tutti: il biglietto dell'aereo.

Biglietti aerei giù del 10% - Secondo le rilevazioni di Comparis, a luglio i viaggiatori hanno potuto dare respiro al proprio portafogli spendendo il 10,5% in meno. «Dopo gli aumenti dei prezzi stagionali sproporzionati nelle primavere del 2022 e del 2023, in entrambi gli anni i passeggeri hanno potuto beneficiare di un calo dei prezzi straordinario, anch’esso stagionale, durante il periodo delle vacanze estive», ha spiegato l’esperto Comparis in finanze Dirk Renkert. 

I viaggi "tutto compreso" costavano «ben il 5,4% in meno rispetto a giugno 2023». Non è il solo articolo del paniere che ha subito un calo di prezzo: anche l'abbigliamento risente positivamente di questa flessione, diventando più economico. «L’abbigliamento femminile registra un calo del 9,3%, i prezzi dell’abbigliamento per bambini e dell’abbigliamento maschile sono scesi rispettivamente del 7% e del 6,7%».

Questo in uno scenario in cui sempre nel mese di riferimento oggetto della rilevazione, «i beni di uso quotidiano sono aumentati dell’1,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Rispetto a giugno 2023, tuttavia, sono diminuiti dello 0,1%».

Cos'è l'indice dei prezzi al consumo - L’indice dei prezzi al consumo di Comparis, pubblicato in collaborazione con il Centro di ricerca congiunturale (KOF) del Politecnico federale di Zurigo (ETH), misura l’inflazione percepita dai consumatori. Per il calcolo viene considerato esclusivamente l’andamento dei prezzi dei beni consumati regolarmente dalla popolazione, come generi alimentari, medicamenti o vestiti, rimuovendo gli affitti e altri beni durevoli. 

 

«L’attuale livello dei prezzi elevato si traduce in un rallentamento dell’inflazione. La continuazione di questo trend dipende dall’andamento dei futuri fattori inflazionistici, come i prossimi aumenti dei canoni di locazione», spiega Renkert. «Si presume che l’incremento dei tassi ipotecari comporterà un’ulteriore crescita dei canoni di locazione e quindi l’IPC (Indice nazionale dei prezzi al consumo) aumenterà nuovamente. Questo andamento è guidato dalla Banca nazionale svizzera (BNS), che intende combattere l’inflazione innalzando i tassi di interesse».

Se alcuni prodotti costano meno, altri subiscono un deciso rincaro: come quelli del settore paralberghiero (+19%) - Se i prezzi dei voli scendono in picchiata, nell’ultimo mese diversi prodotti hanno subito invece un deciso rincaro. I prezzi del settore paralberghiero (appartamenti e case vacanze, ostelli della gioventù, rifugi alpini, campeggi, agriturismi e camere private) sono aumentati del 19,8% (giugno: +2,8%). «C’è ancora il desiderio di recuperare dopo il coronavirus: a febbraio e luglio molti vanno in vacanza e i prezzi del settore paralberghiero aumentano rapidamente. Dopo le vacanze, i prezzi diminuiscono altrettanto rapidamente. Già l’anno scorso abbiamo osservato questa dinamica», spiega Renkert.

Aumenta dell'11% il costo per noleggiare un'auto - Sono cresciuti anche i prezzi nella categoria «altri servizi di trasporto individuale», come il noleggio auto: a luglio i consumatori hanno speso l’11,3% in più (giugno: +8,2%).

Tra i cinque beni che più di tutti hanno subito un rincaro si segnalano anche i supporti di memorizzazione e i contenuti (+4,4%), frutta, verdura, patate e funghi (+2,4%) e gli articoli per animali domestici (+1,7%).

In Svizzera l’inflazione è molto contenuta rispetto al resto d’Europa - Dando un’occhiata oltre confine si nota che il rincaro in Svizzera su base annua è più contenuto rispetto all’eurozona. Secondo Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione Europea, negli ultimi 12 mesi i prezzi nella zona euro sono cresciuti del 5,4% (intera UE: +6,4%). A luglio il tasso di inflazione era pari al -0,1% (intera UE: +0,3%).

A percepire maggiormente il rincaro sono gli over 65 che vivono da soli - Negli ultimi 12 mesi il rincaro più alto è stato percepito dalle economie domestiche composte da una sola persona di età pari o superiore a 65 anni, che attualmente percepiscono un tasso di rincaro dell’1,9% rispetto all’anno scorso. 

Fascia di reddito medio-alta meno colpita dal rincaro - La fascia di reddito medio-alta è stata la meno colpita dal rincaro. Rispetto all’anno scorso, i prezzi per questa categoria sono aumentati dell’1,2%. Il mese scorso i prezzi al consumo per la classe di reddito medio-alta sono rimasti invariati.

Il rincaro più alto è nella Svizzera tedesca e romancia, il più basso in Ticino - Analizzando i dati per regione linguistica, emerge che la Svizzera tedesca e la Svizzera romancia hanno registrato il rincaro più elevato su base annua, con un aumento dell’1,5%. A luglio il livello dei prezzi è sceso dello 0,1%. Il rincaro più basso rispetto allo scorso anno è stato percepito nella Svizzera italiana (+1%). Rispetto al mese precedente, a luglio il costo della vita è aumentato dello 0,3%.

 

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COMMENTI
 

Livio 1 anno fa su tio
Calano i beni primari, profumi, pellicce, gioielli ecc.

Brissago 1 anno fa su tio
Ovunque rincari, e gli stipendi medi sempre fermi! il costo della benzina alle stelle! Ci spremono come limoni! le multinazionali sempre più ricche la gente sempre più povera.
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