Nell'arco di 12 anni l'uomo ha prelevato complessivamente 2,2 milioni di franchi dalla struttura comunale
WÄDENSWIL - L'ex direttore di una casa di cura di Wädenswil è stato condannato oggi dal Tribunale distrettuale di Zurigo a tre anni di reclusione, di cui 30 mesi sospesi. Il 60enne è stato riconosciuto colpevole, tra le altre cose, di ripetuta appropriazione indebita, falsità in documenti e gestione infedele.
Nell'arco di 12 anni l'uomo ha prelevato complessivamente 2,2 milioni di franchi dalla struttura comunale e da una cassa di compensazione familiare, che dirigeva. Spendeva questi soldi in prestazioni sessuali, visite a sauna club, abiti costosi, vini, aperitivi e in un appartamento per le vacanze in Spagna.
Nel 2019, la sua banca si è insospettita perché ha riscontrato che i pagamenti in entrata sul suo conto erano decisamente alti. L'uomo ha quindi presentato all'istituto finanziario dichiarazioni di stipendio falsificate per dimostrare che guadagnava davvero così tanto.
Secondo le sue stesse dichiarazioni, egli è ora in terapia per dipendenza da sesso e shopping. Una volta al mese vede uno psichiatra e una volta alla settimana riceve una supervisione telefonica. Si è inoltre separato dall'uomo con il quale viveva in unione registrata.
Oltre ai 2,2 milioni di franchi che dovrà restituire, l'uomo ha anche debiti di credito e fiscali per un totale di un milione di franchi. Attualmente paga 500 franchi al mese alla cassa di compensazione. Le rate di rimborso per la casa di cura non sono ancora state stabilite.