Nel 2022 63 persone hanno perso la vita, con un aumento del 40% rispetto alla media. Colpa specialmente dell'estate torrida
SURSEE - L'anno scorso in Svizzera sono annegate in tutto 63 persone. Stando ai dati pubblicati oggi dalla Società Svizzera di Salvataggio (SSS) il numero delle vittime è aumentato del 40% rispetto alla media pluriennale.
Si tratta del maggior numero di annegamenti degli ultimi 20 anni. L'estate estremamente calda ha attirato nelle acque svizzere un numero di bagnanti superiore alla media, tra cui anche molti turisti e stranieri, scrive la SSS in un comunicato, e questo purtroppo ha inciso sulla tragica statistica.
Nell'anno in esame, le vittime sono state per la maggior parte uomini (81%), con 51 decessi. Nei laghi sono decedute 34 persone, 23 nei fiumi e 3 incidenti mortali si sono verificati invece durante le immersioni. Nelle piscine sono avvenuti 3 annegamenti, che rappresentano quasi il 5% di tutti i casi del 2022.
Gli ultra sessantacinquenni (26 morti) sono stati i più colpiti. Nella fascia d'età compresa tra i 15 e i 30 anni, che generalmente rappresenta il maggior numero di vittime di annegamento, sono stati registrati 12 decessi, precisa la nota.
La SSS, un'organizzazione di salvataggio della Croce Rossa Svizzera (CRS), ha sviluppato una campagna di prevenzione, sotto forma di sei Regole per il bagnante, disponibili sul suo sito in 14 lingue.