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SVIZZERAIl presidente di Ruag: inevitabile una decisione della Svizzera sull'adesione alla Nato

19.08.23 - 10:30
In futuro il suo gruppo farà sempre più manutenzione di sistemi d'armamento collegati a quelli di paesi dell'Alleanza atlantica
Keystone/ANTHONY ANEX / KPINL (ANTHONY ANEX)
Fonte Ats ans
Il presidente di Ruag: inevitabile una decisione della Svizzera sull'adesione alla Nato
In futuro il suo gruppo farà sempre più manutenzione di sistemi d'armamento collegati a quelli di paesi dell'Alleanza atlantica

ZURIGO - La Svizzera dovrà decidere su un'adesione alla NATO, ritiene il presidente del consiglio d'amministrazione di RUAG Nicolas Perrin. In futuro il suo gruppo farà sempre più manutenzione di sistemi d'armamento collegati a quelli di paesi dell'Alleanza atlantica.

La produzione autonoma di armi e munizioni non è redditizia per l'industria dell'armamento elvetica, ha spiegato Perrin in un'intervista pubblicata oggi alla "Neue Zürcher Zeitung". Il mercato svizzero è troppo piccolo. La legislazione sulle esportazioni è troppo rigida. La produzione indipendente avrebbe senso solo se ogni componente fosse prodotta nella Confederazione. «È possibile acquistare materiale bellico, come le munizioni, all'estero e immagazzinarlo e manutenerlo in Svizzera in caso d'emergenza».

Secondo il presidente di RUAG è molto più importante avere un settore IT autonomo. La sua azienda è da tempo un operatore di sistemi, ha affermato. «Vogliamo soprattutto essere in grado di gestire i sistemi e le tecnologie dell'esercito, il nostro cliente principale, anche in caso d'emergenza».

A suo avviso una completa integrazione di RUAG nelle forze armate sarebbe una buona idea. A suo dire è più efficiente e innovativo se le attività operative del gruppo vengono svolte in una struttura aziendale piuttosto che nell'amministrazione.

Per Perrin la questione della neutralità e della sua interpretazione si porrà sempre più spesso in futuro. Egli non ha voluto svelare se personalmente sia favorevole o meno all'adesione della Svizzera alla NATO: «È una questione politica». 

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COMMENTI
 

Tirasass 1 anno fa su tio
No chiaro e forte ai militari di tutti i tipi. Nato = Usa... poi chiederanmo anche di pagare, di aumentare il budget militare (mentre si diminuiscono salari e pensioni, la cassa malati che schizza). Un business inaccettabile

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
A un essere del genere toglierei la nazionalità svizzera. Sempre che ce l’abbia, altrimenti espulsione

Spartan555 1 anno fa su tio
Prima l‘adesione alla NATO, poi all‘UE, e poi della Svizzera rimarrà solo il nome, con una (oramai fu) nazione che viene comandata a bacchetto da potenze e politici esteri. Preferirei vederla sprofondare al centro della terra, che trasformarla in un vassallo di chicchessia.

Jacko67 1 anno fa su tio
Bravo Fabvan, sempre farsi delle domande. Si tratta di propaganda, iniziano con questo e poi la fanno passare come una necessità. Se la Svizzera fosse stata più grande la neutralità sarebbe saltata da molto tempo.

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
Anche in assenza di guerra si vendono armamenti, l’industria non si ferma mai. Ma in questa fase di psicopatologie politiche ed ansie generate dalle propagande guerrafondaie, nel coro ci mettiamo anche Ruag.

Fogliani 1 anno fa su tio
🤮non sarà certo lui a decidere

fama 1 anno fa su tio
Una meraviglia far soldi sulla morte degli altri! Signor presidente RUAG non pensa che per l'ingordigia degli affari non si debba sentire un tantino assassino di povera gente?

Paolo-Basilea 1 anno fa su tio
Chissà se ha mai calcolato come KPI aziendale il fatturato per persona uccisa è il fatturato per ferito.

Meck1970 1 anno fa su tio
.... sua azienda ......

Zwieback 1 anno fa su tio
...Scriveva a suo tempo un certo generale Guisan. qualora la Svizzera venisse attaccata la neutralità va a decadere e potremo/dovremo cercare di unirci agli alleati. non faceva una grinza allora e non è extraterrestre ora. La nostra Svizzera deve rimanere neutrale ma i paesi che ci circondano hanno dei sistemi d'arma diversi dai nostri, un modo di operare diverso dal nostro. pensare di rimanere un'isola felice è un utopia, o collaboriamo o soccomberemo finendo per lanciare forme di emmental con la catapulta è orologi a cucu col tirasassi. Personalmente ci tengo a che la nostra neutralità rimanga intatta ma se devo scegliete giocoforza con chi collaborare, non ho dubbi...

tbq 1 anno fa su tio
Risposta a Zwieback
Il Generale Guisan scriveva che DOPO che la Svizzera fosse stata attaccata, appunto. CHI ci ha attaccato? La risposta è "nessuno". Per cui, anche a ripeterla, questa menzogna non diverrà verità.

Rigel 1 anno fa su tio
Risposta a Zwieback
La neutralità Svizzera, che sosterrò sempre, non ci impedisce di fare la nostra parte. Non è vero che non fornendo armi, per esempio all'Ucraina, non facciamo la nostra parte. In un conflitto non ci sono solo armi e distruzione. Ci sono anche esseri umani da curare, proteggere e rifocillare. Scuole, acquedotti, strade e ponti da ricostruire. Questo lo possiamo e lo sappiamo fare. E lo abbiamo sempre fatto. Quindi restiamo dove siamo: neutrali e fuori dalla NATO.

tbq 1 anno fa su tio
Risposta a Rigel
Esattamente.

Mat78 1 anno fa su tio
…neutrale ed indipendente…è più probabile che aumentino le adesioni di cittadini all’ASNI che la Svizzera aderisca alla NATO

belaolga 1 anno fa su tio
notizia del sabato....tanto x rallegrare i week...giornalaii.....

Vincenzo 1960 1 anno fa su tio
L’Europa e gli USA invidiano la Neutralità della Svizzera

Vincenzo 1960 1 anno fa su tio
La Svizzera deve rimanere Neutrale! Nessuno fa guerra ad un paese Neutrale!

Stellina40 1 anno fa su tio
ecco lasciamo la Svizzera nella sua neutralità, che stiamo bene così, lasciamo le armi a chi non ha nessun interesse a mantenere la pace nel mondo

Mabilo 1 anno fa su tio
NATO in mano ai Guerrafondai, RUAG pure, dove andremo a finire?

Marco2023 1 anno fa su tio
be a questo punto che la Ruagg di stabilisca all' estero...ovvio che Perrin ha parlato in none dei suoi " interessi"..

Dal lacc 1 anno fa su tio
Risposta a Marco2023
bravo, concordo

Rigel 1 anno fa su tio
Risposta a Marco2023
Certo che dicendo Svizzera, pensava a "pro sacoccia Ruag"

Pati 1 anno fa su tio
Ci mancherebbe anche l’adesione alla NATO …poi potremo chiamarci una succursale dell America e ADDIO PER SEMPRE NEUTRALITÀ

Fra Francesco 1 anno fa su tio
Da evitare assolutamente, una macchina da guerra scandalosa, bastia vedere cosa sta combinando in Ucraina.

Fabvan 1 anno fa su tio
perché tutto d'un tratto articoli del genere ogni giorno? È successo qualcosa?

falco8 1 anno fa su tio
Risposta a Fabvan
interventi di pezzi grossi dell'esercito, della politica e dell'industria bellica nonché la via imboccata dalla CF in testa al dipartimento federale dell'esercito

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
Risposta a Fabvan
È la tecnica delle fette di salame, o se vuoi della rana bollita

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
Risposta a Fabvan
Che è poi la stessa tecnica di chiamare booster la terza dose: ti inkulano a poco a poco sperando che non te ne accorgi

Signore 1 anno fa su tio
Di inevitabile c'è molto poco... Quoto quanto scriveva Keope 38 minuti fa

falco8 1 anno fa su tio
'La legislazione sulle esportazioni è troppo rigida'>>>> liberalizziamo il mercato bellico allora e vendiamo a chiunque come fanno i grandi, bisogna finirla con la falsa morale, anche questa é solo una decisione politica, e così la produzione locale oltre che creare più posti di lavoro diventerebbe anche redditizia e permetterebbe alla svizzera di avere armamenti adatti senza dover mettere in gioco la sua neutralità e indipendenza.

falco8 1 anno fa su tio
Risposta a falco8
direi che é ovvio che la campagna politica in corso tanto per cambiare si focalizza sul tema militare ed il risultato delle prossime elezioni federali indicheranno la sorte della nostra neutralità e indipendenza così come quella dell'esercito di milizia.

Rigel 1 anno fa su tio
Risposta a falco8
Dici che liberalizzando il mercato bellico si incrementerebbero posti di lavoro e guadagni per una parte delle aziende. È vero. Ma non dimenticare che la prosperità della Svizzera tutta (non solo di un ramo dell'economia) è in buona parte dovuta alla sua neutralità che le ha permesso di essere stabile e sicura

Braun30 1 anno fa su tio
La politica è succube a due correnti, da sinistra posizioni di pacifismo ad oltranza che in nome di una "pace idealizzata" sono perfettamente supine in caso di abuso all'estero, tanto il problema non tocca loro. L'altra corrente, dalla destra, è una neutralità ad ogni costo che chiude gli occhi e vuole distanziarsi da ogni problema o polemica all'estero. Praticamente due correnti di giustificazione del menefreghismo istituzionale svizzero.

Keope1963 1 anno fa su tio
Risposta a Braun30
Bravo esatto

leobm 1 anno fa su tio
Lo sostiene il presidente della RUAG una persona con un livello di saggezza sotto la suola delle scarpe. Piccolo uomo ma ancora più piccolo ciò che sta sopra il collo. Sarà la politica a prendere le decisioni. Già la precedente direttrice ne ha raccontate di sciocchezze, ma questo è il livello di questi.

Patric 74 1 anno fa su tio
Ma vogliamo parlare dei filoguidati (Draco)… saranno mica importati.. 18000.- quello di addestramento 21000.- quello in caso di minaccia… ma parliamo di 30 anni fà !

falco8 1 anno fa su tio
Risposta a Patric 74
ma ora sono obsoleti, i droni fpv come il Zala Lancet hanno rimpiazzato questo sistema nel conflitto in corso ed il loro costo si aggira sui 20-40mila franchi a seconda della versione quindi un prezzo irrisorio, armi simili potrebbero essere facilmente sviluppate e costruite in CH. i droni sono micidiali e chiunque può manovrarli, ci vuole poco per far cadere un qualsiasi drone fpv civile sulla cupola federale senza che possa essere intercettato a tempo.

Keope1963 1 anno fa su tio
La terra non è piatta, il sistema tolemaico è superato, il mondo cambia, le truppe napoleoniche si sono estinte insieme a quelle prussiane , siamo un’isola in mezzo a paesi NATO, che ci protegge gratis dal soldato IVAN! Forse collaborare con la NATO non è un’eresia e non si scolla nemmeno dal mantenimento della neutralità.

Mabilo 1 anno fa su tio
Risposta a Keope1963
Anche tu Keope hai avuto incubi, da quanto tempo?

falco8 1 anno fa su tio
Risposta a Keope1963
come dici tu, nulla é immutabile ma i 'pacifici' paesi intorno a noi potrebbero un giorno diventare nuovamente una seria minaccia così come nulla indica che nei prossimi anni non vi sarà un conflitto maggiore tra paesi 'alleati'. quando una situazione di crisi sociale ed economica si estende nel tempo diventando lentamente sempre più pesante al suono dei tamburi di guerra globale e nuove influenze geopolitiche, non ci vuole molto per rimescolare tutte le carte.

tbq 1 anno fa su tio
Risposta a Keope1963
Vorrei tanto conoscere un'episodio concreto in cui la NATO ci avrebbe difesi. Uno solo basta. Che collaborare con un'alleanza invischiata in varie guerre non comprometta la neutralità... beh, sarebbe interessante sapere cosa pensi che sia, la neutralità.

Lemmy 1 anno fa su tio
Aderire ad un’associazione CRI MI NA LE che si è macchiata col san gue di milioni di innocenti, uomini donne e bambini in giro per mezzo mondo? NO GRAZIE!!!

Keope1963 1 anno fa su tio
Risposta a Lemmy
Hai avuto incubi questa notte?

Webster 1 anno fa su tio
Risposta a Keope1963
Mi sà che gli incubi li hai tu!

Lemmy 1 anno fa su tio
Risposta a Webster
Gli incubi li hai sicuramente avuti tu! Vai a chiedere ai Serbi, agli Iracheni, ai Libici, ai Siriani ecc. cosa ne pensano della NATO!
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