Nel 2022 la Suva ha analizzato oltre 2900 casi sospetti, dei quali 810 si sono rivelati fraudolenti. Nel 2021 i casi erano 686.
BERNA - Un leggero aumento dei casi di frode assicurativa. È quanto constatato dalla Suva, che si occupa - fra le altre cose - di analizzare i casi in cui persone o aziende percepiscono prestazioni anche se non ne avrebbero il diritto.
Nel 2022 sono stati analizzati oltre 2900 casi sospetti, dei quali 810 si sono rivelati fraudolenti. Nel 2021 quest'ultimi erano 686. Le indagini hanno permesso di risparmiare oltre 24 milioni di franchi, impedendo a persone infortunate o fornitori di prestazioni mediche come ospedali, medici e terapisti di percepire prestazioni fraudolente per un totale di 18,6 milioni di franchi.
La lotta alle frodi assicurative commesse da aziende assicurate ha invece permesso di risparmiare 5,5 milioni di franchi. Dal 2007 sono stati risparmiati un totale di 239 milioni di franchi.
Le frodi assicurative avvengono su vari livelli. Da persone che percepiscono indennità giornaliere o rendite tramite dati falsi o mancanti, passando per aziende che aggirano i premi delle assicurazioni sociali, fino a ospedali, medici o terapisti che forniscono conteggi consapevolmente errati. Queste frodi sono - in parte - responsabili dell'aumento dei premi di cassa malati e della perdita di fiducia nel sistema assicurativo.
«La maggioranza dei nostri assicurati è sincera», afferma Roger Bolt, responsabile Team lotta alle frodi assicurative della Suva. «Per proteggerli da danni finanziari, (è necessario, ndr.) garantire premi conformi al rischio e assicurare l’equità della piazza produttiva e del mercato della salute in Svizzera». Bolt esorta a contrastare «in modo sistematico le frodi assicurative. L’onestà prima di tutto!».