La Confederazione donerà duecentomila franchi per aiutare le vittime delle alluvioni che hanno colpito il Paese a inizio mese.
BERNA - La Svizzera sosterrà la Slovenia con 200'000 franchi per aiutare le vittime delle inondazioni che hanno devastato il Paese all'inizio del mese. Il capo della diplomazia elvetica Ignazio Cassis ha annunciato oggi a Lubiana di aver risposto a una richiesta in tal senso della sua omologa slovena Tanja Fajon «in uno spirito di solidarietà».
In visita nella capitale slovena, Cassis ha annunciato la volontà della Confederazione di contribuire allo scambio di competenze in materia di ricostruzione in seguito ai numerosi danni causati dal maltempo, ha indicato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) in una nota di questa sera.
Due terzi della Slovenia sono stati colpiti da violente inondazioni all'inizio del mese, che hanno causato danni stimati a cinque miliardi di euro (circa 4,8 miliardi di franchi), stando a informazioni pubblicate dal governo venerdì. Il primo ministro Robert Golob ha definito l'evento come «il peggior disastro naturale» da quando la Slovenia ha ottenuto l'indipendenza nel 1991.
Il capo del DFAE ha inoltre firmato l'accordo sull'attuazione del secondo contributo svizzero nell'ambito del secondo «miliardo di coesione». L'intesa prevede lo stanziamento di 16 milioni di franchi per finanziare progetti volti a migliorare l'efficienza energetica della Slovenia e a sviluppare le energie rinnovabili.
La Confederazione aveva già finanziato progetti per 21 milioni di franchi in Slovenia tra il 2007 e il 2017 nell'ambito del primo contributo all'allargamento dell'UE.
Il capo del DFAE si è poi recato a Bled, nel nord del Paese, per partecipare al Forum strategico di Bled (Bled Strategic Forum) dove ha preso parte a una tavola rotonda sul futuro del multilateralismo «in un contesto di crescente insicurezza e incertezza», si legge nella nota.