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MONDOCovid-19, la Svizzera ha violato il diritto internazionale

31.08.23 - 12:39
Lo sostiene un comitato dell'Onu, che accusa la Confederazione e altri Paesi occidentali in merito ai brevetti dei vaccini
Depositphotos (IgorVetushko)
Fonte Ats
Covid-19, la Svizzera ha violato il diritto internazionale
Lo sostiene un comitato dell'Onu, che accusa la Confederazione e altri Paesi occidentali in merito ai brevetti dei vaccini

GINEVRA - La Svizzera e altri Paesi occidentali hanno violato il diritto internazionale rifiutandosi di revocare la proprietà intellettuale sui vaccini contro il coronavirus, stando a un comitato dell'ONU. La Confederazione non ha onorato i suoi impegni in termini di garanzia di non discriminazione.

In una decisione resa nota oggi a Ginevra, il Comitato delle Nazioni Unite per l'eliminazione della discriminazione razziale, che non si esprime però a nome dell'ONU, se la prende pure con gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Germania. Mentre l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha tolto alcuni mesi or sono la sua allerta massima, il comitato ritiene che il coronavirus resti un problema di salute pubblica importante.

Le minoranze e i gruppi esposti a violazioni della Convenzione contro le discriminazioni razziali sono stati maggiormente colpiti, a suo avviso. In diversi Paesi in via di sviluppo, meno dell'1% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di richiamo.

La quota nel mondo intero ha invece raggiunto un terzo, ha aggiunto il comitato. «Le sfide attuali di ineguaglianza possono essere significativamente attenuate condividendo l'accesso ai diritti di proprietà intellettuale» su tutte le tecnologie contro il Covid-19, ha affermato.

La Svizzera e altri Stati avevano deciso di accettare all'Organizzazione mondiale del commercio (WTO) una revoca provvisoria dei brevetti sui vaccini per cinque anni, ma soltanto dopo due anni di pandemia. Le popolazioni di questi Stati erano state allora ampiamente immunizzate con almeno una dose di richiamo. La produzione era sufficiente per alimentare la domanda.

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COMMENTI
 

Tracy 1 anno fa su tio
Prima di parlare di diritti internazionali e di discriminazioni razziali, sarebbe opportuno pubblicare i recenti studi effettuati e senza conflitti d'interessi. Cit. : '' Sindrome respiratoria acuta grave da coronavirus 2 (SARS-CoV-2): immunità acquisita naturalmente rispetto a immunità indotta da vaccino, reinfezioni rispetto a infezioni rivoluzionarie: uno studio di coorte retrospettivo. Il declino della protezione contro l’infezione da sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2 (SARS-CoV-2) conferita da 2 dosi del vaccino BNT162b2 inizia poco dopo l’inoculazione e diventa sostanziale entro 4 mesi. Pertanto, l’impatto di una precedente infezione sulla reinfezione da SARS-CoV-2 non è chiaro. Pertanto, abbiamo esaminato la protezione a lungo termine dell’immunità acquisita naturalmente (protezione conferita da una precedente infezione) rispetto all’immunità indotta dal vaccino. Metodi Uno studio osservazionale retrospettivo su 124.500 persone ha confrontato 2 gruppi: (1) individui naive alla SARS-CoV-2 che hanno ricevuto un regime a 2 dosi del vaccino BioNTech/Pfizer mRNA BNT162b2 e (2) individui precedentemente infetti che non avevano stato vaccinato. Sono stati applica variante era dominante in Israele. Risultati I vaccinati naive alla SARS-CoV-2 avevano un rischio aumentato di 13,06 volte (intervallo di confidenza al 95% [CI], 8,08-21,11) di infezione rivoluzionaria con la variante Delta rispetto agli individui non vaccinati precedentemente infetti, quando il primo evento (infezione o vaccinazione) si sono verificati nei mesi di gennaio e febbraio 2021. L’aumento del rischio è stato significativo anche per la malattia sintomatica. Quando si è consentito che l’infezione si verificasse in qualsiasi momento tra marzo 2020 e febbraio 2021, è stata dimostrata l’evidenza di un declino dell’immunità acquisita naturalmente, sebbene i vaccinati naive alla SARS-CoV-2 presentassero ancora un rischio aumentato di 5,96 volte (IC 95%: 4,85-7,33). per infezioni recidive e un rischio aumentato di 7,13 volte (IC 95%: 5,51–9,21) di malattia sintomatica. Conclusioni L’immunità acquisita naturalmente conferisce una protezione più forte contro le infezioni e le malattie sintomatiche causate dalla variante Delta di SARS-CoV-2, rispetto all’immunità indotta dal vaccino BNT162b2 a 2 dosi.''

andrea28 1 anno fa su tio
Prima la Svizzera ha introdotto misure incostituzionali (pass) anche per adattarsi ai capricci dei paesi che ci circondano, e ora viene accusata di razzismo per non aver facilitato la produzione di un vaccino che nei paesi in via di sviluppo non sarebbe comunque servito a molto visto l'impatto limitato che il Covid ha avuto nei paesi in cui la speranza di vita é sotto i 70 anni. Probabile che tra qualche anno questi paesi ci ringrazieranno per non aver subito gli effetti collaterali dei vaccini sui giovani. Cornuti e mazziati.

Pincopalla555 1 anno fa su tio
ma questi articoli inutili dove li trovate?? bastava leggere non si esprime a nome dell ONU

Nic Nad 1 anno fa su tio
…come invidio i paesi che hanno ricevuto meno dell’1% dell’inutile veleno…

Panoramix il Druido 1 anno fa su tio
Accuse pretestuose da parte di un sedicente comitato ONU, che però non si esprime a nome dell'ONU. Aria fritta!

OrsoTI 1 anno fa su tio
Noi svizzeri…. Cosi puri nel mondo:) dopo lo schifo delle nostre banche…… andiamo avanti
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