Le accuse: servizi non garantiti agli studenti con handicap e accanimento contro alcuni alunni.
TRÜLLIKON (ZH) - Nepotismo, clientelismo e diritti negati agli alunni disabili, tanto che diversi genitori hanno deciso di ritirare i propri figli dalla scuola. È successo a Trüllikon, nel canton Zurigo. La causa, secondo le accuse, è nei metodi utilizzati da parte del direttore e dalla moglie, un’insegnante della struttura.
Stando a quanto raccolto dai media, che hanno avuto accesso a diversi documenti e hanno parlato con le mamme e i papà dell’istituto, il dirigente avrebbe negato alcuni servizi aggiuntivi indicati dai medici e destinati ad alcuni studenti disabili. Il motivo? Il costo ritenuto eccessivo. Per ottenere quanto dovuto, una famiglia ha dovuto assumere un avvocato salvo poi decidere, alla fine, di trasferire i figli da un’altra parte.
C’è di più: altri genitori hanno sottolineato, anche attraverso lettere ai giornali locali e una raccolta firme, il comportamento dell’insegnante, spesso aggressiva verso i bambini. Uno “stile” educativo che ha avuto ripercussioni psicologiche sugli alunni.
Le lamentele, però, non venivano prese nella giusta considerazione da parte del preside (e marito). Per usare un’espressione usata dalle mamme e dai papà, i due gestivano la scuola come se fossero una «coppia reale», in pieno conflitto d’interessi.
Non solo: le famiglie hanno anche effettuato delle denunce alle autorità competenti. La situazione si è protratta per anni, fino a quando la coppia ha lasciato la scuola. Il direttore e l’insegnante accusati, per completezza d’informazione, hanno sempre respinto le critiche, parlando di caccia alle streghe.