Un solo impiego ormai può non bastare per fare fronte a tutte le spese. La testimonianza di una donna.
SOLETTA - «L’anno scorso già avevo difficoltà, ma quest’anno è ancora peggio». A parlare è Manuela (nome noto alla redazione): la donna, 45 anni, impiegata amministrativa nel canton Soletta, col suo stipendio non riesce a pagare l’affitto, il cibo, l’assicurazione sanitaria e le bollette. L’aumento dei costi, per lei, è diventato insostenibile. Per questo, è stata costretta a trovare altri lavori, fra cui la consegna dei giornali e la vendita di vari oggetti ai mercatini. «Inoltre - aggiunge - vorrei cominciare a fare qualche ora di pulizie la sera».
La notizia è di ieri: sempre più svizzeri cercano un doppio lavoro per pagare le bollette. Inoltre, secondo l'Ufficio federale di statistica, lo scorso anno il 7,7% dei lavoratori ha dichiarato di avere un secondo lavoro.
La diminuzione del potere d’acquisto è nel mirino delle critiche dei sindacati.«Un salario deve essere sufficiente per vivere, tutto il resto è indegno - commenta il portavoce dell’USS Urban Hodel - In molti casi lo stipendio non è più sufficiente. Le aziende devono compensare l'aumento dei costi e aumentare le retribuzioni».
In Svizzera potrebbero verificarsi situazioni simili agli Stati Uniti, dove molte persone hanno bisogno di più lavori per pagare le bollette? «Non dobbiamo arrivare a tanto», conclude Hodel. A questo proposito, il sindacato si sta mobilitando per una manifestazione nazionale sul potere d'acquisto, prevista per il 16 settembre a Berna.