Cerca e trova immobili
La speranza di vita in Svizzera è una delle più alte al mondo.
LUGANO - Le persone di 65 anni e più rappresentano il 19% della popolazione svizzera e il 17,5% nelle nove città principali esaminate (Basilea, Berna, Ginevra, Losanna, Lucerna, Lugano, San Gallo, Winterthur e Zurigo. ). E Lugano è quella che invecchia meglio con il 22,8% di ultra 65enni. È questo solo uno dei tanti dati inseriti nello studio “City Statistic: le persone anziane nelle città”.
Punto di partenza è il fatto che oggi la speranza di vita in Svizzera è una delle più alte al mondo. Nel 2022, per gli uomini e le donne di 65 anni residenti in Svizzera era pari rispettivamente a 19,9 e 22,7 anni, ovvero fino al raggiungimento degli 84,9 e degli 87,7 anni.
In tutte e nove le città, come pure a livello nazionale, la quota di donne di 65 anni e più rispetto al totale di donne è maggiore alla quota corrispondente di uomini. La differenza tra queste due quote è simile su tutto il territorio e varia tra 2,7 e 5,9 punti percentuali.
Si nota tuttavia che la quota di donne più elevata è quella di Lugano (oltre il 25%). Losanna è la città con la quota di uomini minore (11,7%), e unitamente a Zurigo presenta anche la quota di donne più bassa (17,0%).
La quota maggiore di persone di 65 anni e più nate all’estero si registra a Ginevra (57,7%; Segue Lugano (50,1%).
Nelle città in esame, le economie domestiche di più persone che hanno tutte 65 anni e più dispongono in media di 51 metri quadrati pro capite.
Per le donne e gli uomini residenti in Svizzera, l’età legale di pensionamento è rispettivamente di 64 e 65 anni. Nonostante ciò, non tutte le persone abbandonano completamente l’attività professionale a questa età. Una parte delle persone anziane residenti in Svizzera mantiene un impiego, nella maggior parte dei casi a tempo parziale. A livello svizzero, il 7,4% delle persone anziane conserva un impiego una volta raggiunti i 65 anni: si tratta del 10,4% degli uomini e del 4,9% delle donne. Le città con la quota più elevata sono Lugano e Zurigo (risp. 13,1 e 13,6%).
Nelle città in esame, i servizi più accessibili sono i ristoranti e bar, come pure i negozi di alimentari: in media, le persone anziane devono percorrere meno di 400 metri per raggiungerli. A Ginevra, questi due tipi di servizi sono accessibili rispettivamente a 176 e 126 metri. Le distanze più lunghe da percorrere a Lugano sono quelle per raggiungere i negozi di alimentari (611 m); a Lucerna quelle per raggiungere ristoranti e bar (409 m).
Città di Lugano - È diventata negli anni un centro di riferimento regionale e cantonale per la così detta «silver economy», ovvero il settore delle attività economiche operanti nella cura degli anziani. Sul territorio comunale sono presenti undici case anziani pubbliche e più di una decina di strutture private. L’offerta vasta e differenziata (in quantità, qualità e territorialmente) rende di fatto Lugano un polo attrattivo per la cura delle persone anziane. Pertanto, molte sono le persone residenti in altri comuni del Cantone che decidono per necessità di accedere ai servizi offerti in Città trasferendosi in quest’ultima. Da un punto di vista statistico, tale fenomeno ha un effetto diretto sugli indicatori demografici della Città, aumentando notevolmente la popolazione anziana in rapporto a quella giovane e attiva. Nel 2022, il rapporto di dipendenza degli anziani a Lugano era pari a 37,8, mentre nel 2012 era pari a 34,4. Ciò corrisponde a una variazione di 3,4 in 10 anni. Inoltre, un numero maggiore di anziani fa aumentare il tasso di mortalità e, quindi, fa diminuire il bilancio naturale (differenza tra nascite e decessi), che a Lugano nell’ultimo decennio è sempre stato negativo. Più in dettaglio, tra il 2019 e il 2021 il saldo naturale è stato rispettivamente pari a –211, –446 e –151, mentre nel 2022 si attestava a –275
