Uno studio conferma il successo terapeutico in un gruppo di pazienti misto. L'esperto: «pietra miliare nella storia di questa sostanza»
BASILEA - L'MDMA, il principio attivo dell'ecstasy, è efficace nel trattamento del disturbo da stress post-traumatico. Uno studio condotto da ricercatori statunitensi e pubblicato oggi sulla rivista scientifica "Nature Medicine" conferma il successo terapeutico in un gruppo di pazienti misto.
«Si tratta di una pietra miliare nella storia di questa sostanza», ha dichiarato Matthias Liechti, professore di farmacologia clinica presso l'ospedale universitario di Basilea, a Keystone-ATS.
Al termine dello studio, il 71,2% dei pazienti con disturbo post-traumatico da stress (PTSD, dall'inglese "post-traumatic stress disorder") che hanno ricevuto una terapia che prevedeva la somministrazione di MDMA, non soddisfaceva più i criteri diagnostici del PTSD. La percentuale scende al 47,6% se invece si considerano coloro a cui è stato somministrato un placebo. La terapia svolta con l'ausilio dell'MDMA è stata ben tollerata dai pazienti e non sono stati registrati né decessi né effetti collaterali gravi, scrivono i ricercatori statunitensi nel rapporto.
I risultati dello studio, che ha considerato un gruppo di pazienti misto (sia in quanto a etnia sia per gravità del disturbo sopracitato), confermano ed estendono i risultati di una ricerca condotta in precedenza. «Questo fornisce potenzialmente dati sufficienti su pazienti che sono stati sottoposti a terapia con MDMA. Ciò significa che potenzialmente ci sono dati sufficienti per un'eventuale approvazione», ha dichiarato Liechti. Tuttavia, è anche possibile che per questo passo ulteriore siano necessari ulteriori indagini.
In Svizzera, il principio attivo dell'ecstasy è già utilizzato in psicoterapia, ma solamente tramite speciali autorizzazioni dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) che dal 2015 i medici possono richiedere a patto che siano soddisfatte condizioni rigorose. Ad esempio, la somministrazione dell'MDMA è consentita solo se i metodi di trattamento convenzionali non hanno sortito gli effetti sperati e la malattia compromette gravemente la qualità della vita del paziente.
Secondo Liechti anche con un'ipotetica autorizzazione non sarà possibile acquistare l'ecstasy in farmacia. «Analogamente a quanto avviene per i narcotici, non sarà possibile farsi dare l'MDMA in farmacia semplicemente con una ricetta».