Tra le richieste, anche misure per ridurre i premi dell'assicurazione malattia e per proteggere dagli abusi gli inquilini
BERNA - Quasi 20mila persone si sono radunate oggi a Berna per la manifestazione nazionale a favore del potere d'acquisto. I partecipanti chiedono infatti salari e pensioni più alti per compensare l'aumento del costo della vita.
Gli organizzatori hanno esortato i politici a prendere rapidamente misure per ridurre i premi dell'assicurazione malattia. Hanno inoltre chiesto che gli inquilini vengano protetti dagli abusi e dai rendimenti eccessivi nel settore immobiliare.
Oltre all'Unione sindacale svizzera (USS) e a Travail.Suisse, si sono uniti ai manifestanti anche esponenti dell'Associazione svizzera inquilini (ASI), del Partito socialista e dei Verdi.
Sullo sfondo della manifestazione odierna ci sono le negoziazioni salariali di quest'autunno nonché il braccio di ferro riguardante le votazioni sui premi dell'assicurazione malattia e sulle pensioni.
L'incontro è servito per mandare un segnale chiaro: «In un Paese ricco come la Svizzera ci sono abbastanza soldi perché tutti possano vivere bene», ha sottolineato dall'USS. Questa mobilitazione intende essere solo l'inizio di una serie di battaglie volte a modificare lo status quo.
«Le casse sono ben fornite. È ora che anche i dipendenti ne traggano profitto» - «Badanti, falegnami, operai, insegnanti, collaboratori scientifici, assistenti sociali, macchinisti, addetti alla ristorazione, muratori, operai edili e tante altre categorie che lavorano duramente ogni giorno sono accorse da tutte le parti del Paese per far sentire il loro messaggio: i salari devono andare alzati adesso!», ha aggiunto l'USS. «La buona congiuntura economica e le casse ben fornite delle aziende consentono aumenti consistenti. Per anni sono stati soprattutto gli azionisti, i dirigenti e i capi a beneficiare di maggiori remunerazioni, bonus e dividendi. Adesso i dipendenti devono ricevere la loro parte».
Uno stipendio più corposo non è chiesto a caso, ma nell'ottica dei continui aumenti dei premi sanitari, degli affitti, dell’elettricità e dei prezzi in generale.