Annunciati oggi tre pacchetti di provvedimenti per promuovere i farmaci generici e rendere più accessibili quelli per le malattie rare.
BERNA - Promuovere l'uso dei farmaci generici, agevolare l'accesso a quelli di importanza vitale e migliorare la trasparenza per il rimborso dei preparati.
È quanto si propone il Consiglio federale che oggi ha rivisto una serie di ordinanze che entreranno in vigore a inizio 2024. Il potenziale di risparmio derivante da un maggior uso di generici e biosimilari è stimato in 250 milioni di franchi all'anno.
Nei tre pacchetti di provvedimenti adottati oggi, figurano il rimborso di medicamenti nel singolo caso, la promozione di generici e biosimilari e l'accelerazione dei processi per poter accedere a farmaci destinati alla cura di malattie rare.
Regole uniformi per rimborso
Nel primo caso, ossia il rimborso di medicinali, si vuole assicurare un accesso più rapido possibile a preparati urgentemente necessari che non figurano nell'Elenco delle specialità (ES), ha spiegato davanti ai media il "ministro" della sanità, Alain Berset.
Nell'ambito del rimborso nel singolo caso chiesto dal medico curante alla cassa malattia, ha spiegato Berset, quest'ultime decidono sull'assunzione dei costi basandosi sulla valutazione del beneficio terapeutico e dell'economicità del farmaco. La determinazione del beneficio terapeutico si fonda sulla valutazione dei medici di fiducia dei singoli assicuratori.
Tuttavia, secondo il presidente della Confederazione, «ci sono grandi discrepanze fra le casse malattia nel valutare questi casi». «Può accadere infatti - stando a Berset - che un assicuratore si assuma i costi di un trattamento, mentre un altro si rifiuti di farlo». Francamente, ha sottolineato il consigliere federale socialista, «questa ineguaglianza è intollerabile specie se si tratta un trattamento vitale».
Grazie alle modifiche delle ordinanze approvate dall'esecutivo, ha sottolineato il Friburghese, si introducono criteri uniformi per la valutazione del beneficio terapeutico, la fissazione del prezzo e la sicurezza dell'approvvigionamento.
Gli assicuratori saranno quindi tenuti a utilizzare il medesimo strumento di valutazione del beneficio terapeutico (OLUTool) per assicurare la parità di trattamento dei pazienti. Le casse malattia potranno eseguire valutazioni congiunte al fine di ridurre le disparità di trattamento fra di esse e i medici di fiducia saranno tenuti a coinvolgere maggiormente gli esperti, ha precisato Berset.
Maggiore trasparenza
Qualora una cassa di rifiutasse di accollarsi i costi di un preparato, quest'ultima dovrà motivare la decisione nei confronti del medico curante e del paziente in base alla valutazione del beneficio terapeutico che hanno effettuato. In questo modo, il governo spera che migliori la trasparenza delle decisioni.
Anche la fissazione del prezzo per il rimborso è adattata in modo da evitare lungaggini nelle trattative, ha dichiarato il consigliere federale. Per la prima volta sono infatti fissati in modo vincolante gli sconti di prezzo in base alla categoria di beneficio terapeutico. Lo sconto è calcolato in base al prezzo praticato all'estero oppure al prezzo nell'Elenco delle specialità.
Generici e biosimilari
Con le modifiche di legge promosse dal Consiglio federale, quest'ultimo intende di aumentare il potenziale di risparmio per i farmaci generici e biosimilari - che in Svizzera costano circa il doppio che altrove e la cui quota di mercato è ancora assai modesta, ha sottolineato Berset - e di promuoverne l'impiego.
Da un lato è previsto un adattamento del prezzo di generici e biosimilari. Dall'altro lato, l'aliquota percentuale applicata all'acquisto di preparati originali costosi è aumentata.
Prescrivere più generici
Per quanto attiene all'aumento dell'aliquota percentuale, «è chiaro che una grossa responsabilità ricade sul medico curante nel prescrivere un generico piuttosto che un farmaco originale», ha detto il direttore supplente dell'UFSP Thomas Christen. Se poi il paziente preferisce l'originale, allora dovrà sborsare di più.
Rispondendo alle domande dei giornalisti sul motivo che ha spinto il governo ad aumentare la quota parte per i pazienti, Christen e Berset hanno ricordato che è stato il parlamento a non voler stralciare dalla lista dei farmaci ammessi quei preparati originali per i quali esiste un generico altrettanto efficace. A questo punto, ha spiegato Berset, possiamo agire solo a livello di ordinanza.
Originali, aumento dell'aliquota
L'aliquota percentuale ammonta di norma al 10% dei costi che superano la franchigia. Per i medicamenti la partecipazione ai costi può aumentare dal 10 al 20%, se questi medicamenti sono più cari rispetto ai farmaci con lo stesso principio attivo.
Il governo intende ora aumentare l'aliquota differenziata dal 20 al 40%. «Se per motivi d'ordine medico dimostrati non è possibile dispensare generici, l'assicurato potrà ancora acquistare un preparato originale più costoso senza che gli sia applicata un'aliquota percentuale maggiorata», ha precisato il "ministro" della sanità.
Le nuove regole relative all'aliquota percentuale differenziata valgono anche per i biosimilari. In questo modo aumentano gli incentivi per gli assicurati ad acquistare generici e biosimilari più convenienti. «Tutte queste misure - ha spiegato il presidente della Confederazione - dovrebbero permettere una riduzione dei costi di circa 250 milioni di franchi all'anno».
Malattie rare
Il terzo pacchetto di misure riguarda l'ottimizzazione dei processi relativi all'ammissione dei medicamenti nell’ES affinché un paziente possa accedere il più rapidamente possibile a farmaci di d'importanza vitale o medicamenti impiegati per il trattamento di malattie rare.
Le aziende farmaceutiche avranno la possibilità di richiedere una presa di contatto preliminare con l’UFSP per medicamenti d'importanza vitale, medicamenti impiegati per il trattamento di malattie rare o domande di ammissione particolarmente complesse. «Ciò consentirà alle aziende di tener conto di una prima valutazione dell'UFSP prima di inoltrare la domanda», ha affermato Berset. Per il Governo dovrebbe essere così possibile evitare lunghe discussioni e accelerare l'ammissione nell'ES.
Per consentire il rapido accesso a questi medicinali, le revisioni delle ordinanze prevedono anche la possibilità di una presentazione precoce della domanda d'ammissione nell'ES. In questo modo, l'ammissione nell’ES può avvenire contemporaneamente all'omologazione da parte di Swissmedic.
I processi di omologazione di Swissmedic e di rimborso dell'UFSP si dovranno svolgere contemporaneamente. «Ciò dovrebbe consentire di risparmiare da due a tre mesi nel processo di ammissione dei medicamenti», ha concluso Berset.