La ricchezza globale si è contratta per la prima volta dal 2008 ma la Confederazione è però ancora di gran lunga il paese più ricco al mondo
ZURIGO - A causa del crollo dei mercati azionari, lo scorso anno, per la prima volta dalla crisi finanziaria, la ricchezza globale si è ridotta. La contrazione vale anche per gli svizzeri, che restano comunque i più ricchi al mondo.
Stando al "Global Wealth Report" pubblicato oggi da Allianz, complessivamente il patrimonio finanziario lordo delle persone in Svizzera è diminuito del 2,1%. La flessione è dovuta unicamente alla classe di attivi più grande, i titoli, che hanno perso oltre il 12% del loro valore. Con aumenti di rispettivamente il 2 e il 3% circa, le altre due principali classi di attivi - i depositi bancari e le assicurazioni e pensioni - non sono riuscite a compensare il calo.
Con un patrimonio lordo pro capite di oltre 356'000 euro - pari a poco meno di 345'000 franchi - la Svizzera è però ancora di gran lunga il paese più ricco: seguono gli Stati Uniti con l'equivalente di 308'000 euro e la Danimarca con 221'000 euro.
Al contempo, secondo lo studio dell'assicuratore tedesco, i debiti degli svizzeri sono aumentati del 2,9%: ciò significa che l'evoluzione dei passivi è rallentata rispetto al +3,2% del 2021.
Gli attivi netti (patrimoni lordi meno i debiti) pro capite sono così scesi del 4,4% a poco meno di 239'000 euro (231'000 franchi). Si tratta di un calo pari a quello registrato l'ultima volta nel 2008, nel pieno della crisi finanziaria. In termini di ricchezza netta pro capite la Svizzera si posiziona come l'anno precedente al secondo posto dietro agli Stati Uniti (253'000 euro).