È l’ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori americani.
BERNA - Il Dipartimento di giustizia statunitense, stando a quanto riporta Bloomberg, starebbe indagando su Credit Suisse e di conseguenza, vista la recente acquisizione, anche su UBS.
L’inchiesta è cominciata con una serie di mandati di comparizione inviati dal procuratore salvo poi estendersi su larga scala. Il lavoro degli inquirenti sarebbe ancora nella sua fase iniziale. Tuttavia, il Dipartimento di giustizia ha già chiesto informazioni sulla gestione dei conti dei clienti negli ultimi anni. Le sanzioni non sarebbero solo quelle imposte dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ma anche quelle decise dopo l’annessione della Crimea nel 2014. Non sono ancora stati sentiti né i dirigenti né i dipendenti.
Secondo alcune fonti citate dall’agenzia di stampa statunitense, i funzionari statunitensi sono convinti che la Svizzera non stia facendo abbastanza nell’applicazione delle sanzioni contro la Russia e nella lotta contro il riciclaggio di denaro.
Come riportato dal Tages Anzeiger, le azioni di UBS sono inizialmente crollate del 7% dopo la notizia pubblicata da Bloomberg, ma erano ancora in calo di circa il 3% alla fine della giornata.