«Un massacro di lupi», così i promotori dell'iniziativa hanno definito il progetto del Governo.
BERNA - I lupi non vanno abbattuti. È quanto sostiene l'organizzazione Campax che oggi ha depositato alla Cancelleria federale una petizione contro il progetto del Governo a favore del loro abbattimento. In tutto sono state raccolte 47mila firme.
Secondo i firmatari, negli ultimi tempi gli attacchi da parte di questi grandi predatori sono diminuiti, per questo non sono necessarie misure drastiche per intervenire sui branchi. Con la petizione si punta a porre un freno alla decisione della Confederazione che punta a fissare il numero di lupi, indipendentemente dai danni commessi, commenta il Gruppo Lupo Svizzero (GLS) in un comunicato odierno.
«Un massacro di lupi» - Così hanno definito il progetto del Governo i promotori dell’iniziativa. Con il testo depositato, si sono rivolti direttamente al consigliere federale Albert Rösti, a capo del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), sostenendo che tale misura è in contrasto con il volere del popolo e del Parlamento.
Attacchi in calo - Stando al GLS, il numero di capi bestiame uccisi fino a ora nel 2023, in Vallese e nei Grigioni, è nettamente inferiore a quello registrato nel 2022. I dati del cantone romando ad esempio mostrano che oltre l'80% degli animali da reddito rimasto vittima di un attacco si trovava in un gregge privo di adeguate protezioni. Il GLS sostiene infatti che la protezione una misura decisamente più efficace che il contenimento dei branchi proposto dal Governo.