L'intelligenza artificiale ci mostra gli effetti del cambiamento climatico da qui al 2085.
BELLINZONA - Le cascate del Reno prosciugate e con le alghe, il Cervino che si sgretola e il ghiacciaio dell'Aletsch che lentamente ma inesorabilmente batte in ritirata. Ma anche il paesaggio di Lavaux irriconoscibile. Sono i possibili, catastrofici effetti del cambiamento climatico che si potranno verificare da qui al 2085 se non si interverrà per proteggere l'ambiente. Le proiezioni, eseguite con l'uso dell'intelligenza artificiale, sono state fatte dal WWF Svizzera che le ha poi mostrate alle persone, colte da stupore.
«Non diventeranno così, vero?», si sono infatti domandati quanti hanno visitato, nei giorni passati, le cascate del Reno, oggi ricche d’acqua ma poi, nelle elaborazioni, mostrate come potrebbero diventare. Con l’intelligenza artificiale e sulla base di dati scientifici sono così state create queste immagini future.
Questi i risultati:
Ghiacciaio dell’Aletsch: il ghiacciaio continua a sciogliersi a grande velocità e diventa sempre più piccolo e stretto. Di conseguenza, la valle diventa più profonda e si forma un lago alla fine del ghiacciaio, simile a quello che vediamo oggi sul ghiacciaio del Rodano.
Cervino: il limite del bosco e quello del permafrost si innalzano fino a 1.000 metri. Ciò causa un aumento delle frane e degli smottamenti. Neve e ghiaccio si vedono solo in cima. Le estati secche e calde stressano le foreste e le rendono più soggette agli incendi e ai parassiti.
Cascate del Reno: mentre oggi le cascate del Reno, alte 23 e larghe 150 metri, sono una delle cascate più alte e ricche d’acqua d’Europa, nel futuro calcolato dall’IA non c’è quasi più acqua, ma stagnazioni con alghe e una vegetazione sofferente tutt’intorno. L’immagine fa solo un accenno solo ai danni economici per le compagnie di navigazione del Reno.
Lavaux: il paesaggio coltivato muta completamente. L’uva Chasselas non sopravvive al clima e al suo posto crescono olivi, adattatisi al clima più caldo e secco. Le viti rimaste devono essere protette con un complesso sistema di irrigazione e di vele ombreggianti.
Le quattro elaborazioni mostrano come potrebbero cambiare i paesaggi svizzeri se non si adottano misure di protezione del clima e se le emissioni dannose per il clima continuano ad aumentare. Secondo i calcoli dell’organizzazione «Climate Action Tracker», le leggi sul clima attuate a livello mondiale dovrebbero portare a un riscaldamento globale di circa 2,7° gradi entro la fine del secolo. In quanto Paese alpino, la Svizzera è particolarmente colpita da questo riscaldamento, e quindi l’aumento della temperatura previsto per noi potrebbe essere pari a quasi il doppio.
Con l’aiuto di specialisti di dati, il WWF ha allenato un’intelligenza artificiale alimentandola con cambiamenti in base a diversi scenari di emissione (RCP 8,5). Per la modellazione dell’IA sono stati calcolati scenari in cui sono state attuate meno misure rispetto a RCP 8,5. Nel calcolo sono stati inclusi anche indicatori climatici come i giorni di canicola, i giorni estivi, la temperatura media massima su 14 giorni, i giorni di gelo o di ghiaccio per il periodo dal 2070 al 2099 (Fonte dei dati). Gli esperti climatici hanno esaminato gli scenari e infine le visualizzazioni dell’IA risultanti. I paesaggi creati a titolo esemplificativo cambiano notevolmente nelle immagini IA risultanti, come illustrato di seguito.
Chiaro l'intento. Alle soglie delle elezioni federali, il WWF vuole ricordare a chi andrà alle urne l’importanza di avere un Parlamento che si occupi delle questioni climatiche. «Il 22 ottobre la natura ha bisogno del voto di ciascuno di noi. Solo eleggendo in Parlamento il maggior numero possibile di rappresentanti che hanno a cuore l’ambiente potremo agire rapidamente e in modo concreto per proteggere il nostro ambiente e, quindi, noi stessi. Voglio che i miei pronipoti possano ancora ammirare le cascate del Reno», ha detto Adrian Mahlstein, responsabile campagne di WWF Svizzera.