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SVIZZERACascate del Reno senz'acqua, Cervino che si sgretola e ghiacciai in ritirata

05.10.23 - 20:47
L'intelligenza artificiale ci mostra gli effetti del cambiamento climatico da qui al 2085.
WWF Svizzera
Ghiacciaio dell’Aletsch nel 2085
Ghiacciaio dell’Aletsch nel 2085
Fonte Wwf Svizzera
Cascate del Reno senz'acqua, Cervino che si sgretola e ghiacciai in ritirata
L'intelligenza artificiale ci mostra gli effetti del cambiamento climatico da qui al 2085.

BELLINZONA - Le cascate del Reno prosciugate e con le alghe, il Cervino che si sgretola e il ghiacciaio dell'Aletsch che lentamente ma inesorabilmente batte in ritirata. Ma anche il paesaggio di Lavaux irriconoscibile. Sono i possibili, catastrofici effetti del cambiamento climatico che si potranno verificare da qui al 2085 se non si interverrà per proteggere l'ambiente. Le proiezioni, eseguite con l'uso dell'intelligenza artificiale, sono state fatte dal WWF Svizzera che le ha poi mostrate alle persone, colte da stupore.

«Non diventeranno così, vero?», si sono infatti domandati quanti hanno visitato, nei giorni passati, le cascate del Reno, oggi ricche d’acqua ma poi, nelle elaborazioni, mostrate come potrebbero diventare. Con l’intelligenza artificiale e sulla base di dati scientifici sono così state create queste immagini future.

Questi i risultati:

Ghiacciaio dell’Aletsch: il ghiacciaio continua a sciogliersi a grande velocità e diventa sempre più piccolo e stretto. Di conseguenza, la valle diventa più profonda e si forma un lago alla fine del ghiacciaio, simile a quello che vediamo oggi sul ghiacciaio del Rodano.

Cervino: il limite del bosco e quello del permafrost si innalzano fino a 1.000 metri. Ciò causa un aumento delle frane e degli smottamenti. Neve e ghiaccio si vedono solo in cima. Le estati secche e calde stressano le foreste e le rendono più soggette agli incendi e ai parassiti.

Cascate del Reno: mentre oggi le cascate del Reno, alte 23 e larghe 150 metri, sono una delle cascate più alte e ricche d’acqua d’Europa, nel futuro calcolato dall’IA non c’è quasi più acqua, ma stagnazioni con alghe e una vegetazione sofferente tutt’intorno. L’immagine fa solo un accenno solo ai danni economici per le compagnie di navigazione del Reno.

Lavaux: il paesaggio coltivato muta completamente. L’uva Chasselas non sopravvive al clima e al suo posto crescono olivi, adattatisi al clima più caldo e secco. Le viti rimaste devono essere protette con un complesso sistema di irrigazione e di vele ombreggianti.

Le quattro elaborazioni mostrano come potrebbero cambiare i paesaggi svizzeri se non si adottano misure di protezione del clima e se le emissioni dannose per il clima continuano ad aumentare. Secondo i calcoli dell’organizzazione «Climate Action Tracker», le leggi sul clima attuate a livello mondiale dovrebbero portare a un riscaldamento globale di circa 2,7° gradi entro la fine del secolo. In quanto Paese alpino, la Svizzera è particolarmente colpita da questo riscaldamento, e quindi l’aumento della temperatura previsto per noi potrebbe essere pari a quasi il doppio.

Con l’aiuto di specialisti di dati, il WWF ha allenato un’intelligenza artificiale alimentandola con cambiamenti in base a diversi scenari di emissione (RCP 8,5). Per la modellazione dell’IA sono stati calcolati scenari in cui sono state attuate meno misure rispetto a RCP 8,5. Nel calcolo sono stati inclusi anche indicatori climatici come i giorni di canicola, i giorni estivi, la temperatura media massima su 14 giorni, i giorni di gelo o di ghiaccio per il periodo dal 2070 al 2099 (Fonte dei dati). Gli esperti climatici hanno esaminato gli scenari e infine le visualizzazioni dell’IA risultanti. I paesaggi creati a titolo esemplificativo cambiano notevolmente nelle immagini IA risultanti, come illustrato di seguito.
 
Chiaro l'intento. Alle soglie delle elezioni federali, il WWF vuole ricordare a chi andrà alle urne l’importanza di avere un Parlamento che si occupi delle questioni climatiche. «Il 22 ottobre la natura ha bisogno del voto di ciascuno di noi. Solo eleggendo in Parlamento il maggior numero possibile di rappresentanti che hanno a cuore l’ambiente potremo agire rapidamente e in modo concreto per proteggere il nostro ambiente e, quindi, noi stessi. Voglio che i miei pronipoti possano ancora ammirare le cascate del Reno», ha detto Adrian Mahlstein, responsabile campagne di WWF Svizzera.

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COMMENTI
 

Don Quijote 1 anno fa su tio
Pastura per credenti e discepoli della G. THUNBERG.

Alangrey 1 anno fa su tio
Poveri noi, é sufficiente leggere la maggior parte dei vostri patetici commenti per dedurre che fine farà l'umanità, prima o poi. Ma se continuate con le vostre convinzioni sarà ben prima. Che ognuno impari a fare la sua parte, Ragionate e responsabilizzatevi.

Thinks 1 anno fa su tio
Risposta a Alangrey
... Lo sai che il pianeta sta attraversando un periodo relativamente stabile sia in temperatura che nella tettonica, e che noi x fortuna ne stiamo approfittando vero? O pensi che rimanga tutto così bello in eterno? Sta a noi adeguarci x sopravvivere alle mutazioni, e naturalmente senza inzozzare troppo dove viviamo...

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a Thinks
Appunto, ci adegueremo, ci creeremo delle riserve d’acqua, l’essere umano si adatta a tutto, per questo sopravvive e si evolve.

Jerry Smith 1 anno fa su tio
Qual’è la principale differenza tra un mattone appoggiato dolcemente sul cranio di certi scienziati, e un mattone lasciato cadere dal 3° piano, sempre sul cranio dei medesimi?

Loris75 1 anno fa su tio
Precisi, la nuova emergenza sarà quella dell’acqua. Dopo che al WEF si è consigliato di provare con questa emergenza, come un orologio svizzero vedrete i media nelle prossime settimane di cosa parleranno. Fino ad ora è sempre andata così. Inoltre caro wwf (che pensavo si occupasse di animali e non di intelligenza artificiale per le previsioni meteo) sappi che il clima è molto legato all’attività solare, per ora difficilmente prevedibile. Strano che i media non te lo hanno detto prima di pubblicare.

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
Risposta a Loris75
Invito tutti quelli che ancora non l'hanno fatto a smetterla di dare contributi a queste organizzazioni far lo c che

Mattt 1 anno fa su tio
triste e forse inevitabile futuro.... processo comunque coerente con il ciclo climatico e l'attività dell' uomo... l'ultimo periodo freddo era 300-400 anni fa....

Sem mi 1 anno fa su tio
Non sappiamo cosa succede domani ma sappiamo cosa succede in futuro, chi a studiato queste previsioni è un mago🫣

Disà 1 anno fa su tio
o cielo , andiamo subito ad accendere un cero in chiesa per tutte le persone " colte da stupore " !

Dex 1 anno fa su tio
Questa è l’eredità che lasciamo ai figli. Cosa se ne fanno dei soldi?

Marzio74 1 anno fa su tio
111 anni. Avrò 111 anni nel 2085... non credo che piangerò per non poter più andare in Snowboard o sugli sci... ma vedremo. In tanto cerchiamo di evitare questi scenari, perché ci saranno anche altre gravi conseguenze e molto prima....

bradipo 1 anno fa su tio
I nostri discendenti saranno di certo fieri della nostra rettitudine!

GruetliWSAAWF 1 anno fa su tio
Ma basta!

Cula 1 anno fa su tio
Risparmio energetico si dovrà scaldare meno d’inverno😂😂😂

Scorpion1065 1 anno fa su tio
il nuovo profeta WWF.. amen

Spartan555 1 anno fa su tio
Cani e gatti alleati contro l‘umanità, zanzaroni alti 2 metri e con un carattere pessimo, peperoni e altri ortaggi diventati senzienti e a bussare alle nostre porte 24 ore al giorno con desiderio di vendetta per generazioni di verdure consumate indiscriminatamente. Dai, facciamo un bel film di serie Z con queste previsioni farlocche.

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
Come previsto, dopo il fallimento dell’emergenza covid e di quella climatica, ecco lanciata la nuova emergenza: la siccità

Bandito976 1 anno fa su tio
Sempre detto, andiamo verso la desertificazione

Tirasass 1 anno fa su tio
Capisco la sensibilizzazione e che bisogna prendere le cose sul serio. Ma qui si mina la fiducia nel futuro e si genera ansia. Un po' di equilibrio?

Dex 1 anno fa su tio
Risposta a Tirasass
Facile parlare adesso.

Jerry Smith 1 anno fa su tio
Risposta a Tirasass
Probabilmente considerando l’arroganza dell’individuo che, pur di non modificare le proprie abitudini trova appiglio e conforto in improbabili spiegazioni pseudo-scientifiche a riguardo (su, dai, in fondo una volta la terra era solo una palla di fuoco no? Poi l’avete visto tutti “l’era glaciale”), si è pensato che minare la fiducia nel futuro o generare un po’ di ansia potesse permettere anche codesta sottospecie di eukaryota mono neurone di approfondire, valutare e comprendere il fenomeno in atto. Può constatare nella sezione commenti di questo pozzo di scienziati che è tio che non ha funzionato molto bene.
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