Ricomincia la distribuzione delle confezioni di iodio per chi vive a meno di 50 chilometri da una centrale nucleare
WINTERTHUR - Nel corso della prossima settimana le persone residenti a meno di cinquanta chilometri da una centrale nucleare - come anche aziende, uffici, asili e scuole - riceveranno delle nuove compresse allo iodio. L'ultima distribuzione era stata effettuata ormai dieci anni fa, nel 2014.
I primi comuni a dare l'annuncio dell'imminente ripartizione sono stati quelli della regione di Winterthur, particolarmente vicini alla centrale di Beznau. Ma perché è così importante che la popolazione ne sia rifornita?
Nel caso in cui si verifichi un incidente nucleare con conseguente nube tossica, è importante che i bambini, gli adolescenti e le donne in gravidanza siano in grado di assumere le compresse al momento opportuno - ossia quando le autorità danno via libera - al fine di mitigare lo svilupparsi di un cancro alla tiroide per esposizione allo iodio radioattivo.
Dallo scorso anno l'assunzione è sconsigliata alle persone dai 45 anni in su (escluse le donne incinte) in quanto è possibile che i danni provocati dagli eventuali effetti collaterali delle pastiglie siano peggiori di quelli dovuti all'esposizione allo iodio.
Chiaramente queste compresse non sono in grado di proteggere da tutte le altre componenti che possono essere rilasciate da un incidente nucleare. In un caso di una tale estremità sarà infatti necessario proteggersi con altri metodi, riparandosi per esempio in un rifugio.