L'iniziativa "200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)", piace al 61% della popolazione.
BERNA - Il 61% degli svizzeri approva l'iniziativa popolare "200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)", che chiede di ridurre il canone radio-televisivo da 335 a 200 franchi all'anno. Il 36% è contrario mentre il 3% è indeciso. Lo indica un sondaggio commissionato da Tamedia e 20 Minuten all'istituto LeeWas.
Il divario tra i sessi e le differenti fasce d'età non è molto marcato. Forti differenze emergono invece in funzione dell'orientamento politico: l'87% dei simpatizzanti dell'UDC sostiene la proposta di modifica costituzionale, così come il 75% del PLR secondo partito che si è delineato come sostenitore. Secco "no" invece a sinistra, dove il testo è sostenuto solo dal 35% dei socialisti e il 29% dei Verdi.
Soddisfatto del risultato è l'esponente del PLR di Zugo, Andreas Kleeb, membro del comitato degli iniziativisti: «Siamo sempre stati ottimisti e abbiamo notato l'alto livello di sostegno già durante la fase di raccolta delle firme. Con la nostra iniziativa siamo stati in grado di mostrare una soluzione per la popolazione, facendo così capire che la nostra strada era percorribile». Kleeb è convinto che la SSR sarebbe in grado di poter offrire un vero e proprio servizio pubblico con un budget di oltre 700 milioni di franchi svizzeri anche se l'iniziativa viene accettata.
La critica degli iniziativisti va soprattutto al fatto che la SSR ha troppi canali televisivi, radiofonici e account sui social media. Inoltre viene criticata la mancanza di molte offerte nel settore sportivo che gli utenti devono ora acquistare con abbonamenti televisivi aggiuntivi, come pure i programmi di intrattenimento giudicati poco interessanti, tanto che i telespettatori sono costretti ad andare sui vari servizi di streaming.
Dall'altra parte della barricata invece c'è l'Alleanza per la diversità dei media, che non è più di tanto impressionata dai risultati del sondaggio. Il gruppo si oppone all'iniziativa e sostiene una SSR forte e la diversità dei media. La copresidenza è composta da rappresentanti della cultura, dell'economia e della società civile, nonché da numerosi membri del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati di tutti i partiti, a eccezione dell'UDC.
La cosiddetta "Iniziativa SSR" segue quella chiamata "No Billag", che intendeva abolire la tassa di ricezione, e che nel marzo 2018 era stata respinta chiaramente dal 71,6% dei cittadini. Il lancio di "200 franchi bastano!" è stato ideato da UDC, Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) e giovani liberali-radicali.
Oltre a ridurre la "tassa obbligatoria" per le famiglie e per i giovani, l'iniziativa chiede di esentare le società e le imprese dal pagamento del canone. La ripartizione dei proventi alle emittenti radiofoniche e televisive private rimarrebbe invariata.
Il sondaggio Tamedia
Svolto in collaborazione con leeWas il sondaggio di 20 minuti/Tamedia ha interpellato 29'081 persone (22'862 delle quali dalla Svizzera tedesca, 5'570 romandi e 649 ticinesi). Il tasso d'approssimazione si situa nella soglia del singolo punto percentuale.