La coalizione è formata da 14 tra organizzazioni, partiti e associazioni.
BERNA - Obiettivo, raccogliere 50mila firme entro la fine dell’anno per dire no al progetto di ampliamento delle autostrade. Capofila di questa iniziativa è Ata, l’associazione traffico e ambiente che ha lanciato dunque il referendum contro quello che viene definito qualcosa di «esagerato, obsoleto e troppo costoso».
Il Vicepresidente di Ata Bruno Storni esprime fiducia nella riuscita dell’operazione: «Quando parlo con la gente sento un grande scetticismo, in particolare per gli enormi costi di questi progetti di ampliamento, che non risolveranno i problemi del traffico ma serviranno solo a spostare le colonne».
Un concetto viene ribadita con nettezza. «Le conseguenze saranno nuovi ingorghi in altri posti, nuovo traffico di transito, rumore e inquinamento atmosferico. Una decisione anti-climatica che comporta la distruzione di preziose superfici coltivate. Con il referendum vogliamo combattere queste ripercussioni nefaste. In futuro dobbiamo contare sulla condivisione, mobility pricing, telelavoro e il trasporto pubblico», spiega.
Secondo l’Ata «dopo il chiaro "sì" alla legge sulla protezione del clima del 18 giugno, è opportuno arrestare la costruzione di nuove strade invece di ampliarle».
In questa iniziativa Ata è sostenuta anche da altre numerose organizzazioni, partiti e associazioni. Questo l'elenco:
Associazione svizzera per la protezione del clima
Birdlife
GISO Svizzera
Greenpeace
Iniziativa delle Alpi
Medici per l'ambiente
Mobilità pedonale Svizzera
No alla terza corsia tra Lugano e Mendrisio
pro natura
pro velo
PS
Verdi
WeCollect
WWF