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ELEZIONI FEDERALISe la guerra in Medio Oriente condiziona le federali

12.10.23 - 12:22
Il conflitto tra Hamas e Israele si è appropriato delle discussioni politiche a pochi giorni dalle elezioni. La parola agli esperti.
Reuters
Se la guerra in Medio Oriente condiziona le federali
Il conflitto tra Hamas e Israele si è appropriato delle discussioni politiche a pochi giorni dalle elezioni. La parola agli esperti.

BERNA - Il mondo, dopo l’attacco terroristico di Hamas contro Israele dello scorso sabato 7 di ottobre, si è diviso in due. La questione palestinese è tornata al centro dei dibattiti interpartitici anche nel nostro Paese. In piena campagna elettorale per le elezioni federali (in programma il prossimo 22 di questo mese) alcuni gruppi politici sembrerebbero trarre vantaggio della crisi che ha colpito il Medio Oriente e dell’eco mediatico giunto fino ai nostri confini. L’analisi di un esperto.

La guerra al centro della politica - Tutte le altre questioni come il potere d'acquisto, l'ambiente, l'assicurazione malattia e l'asilo sono state improvvisamente spazzate via, ha confermato a 20Minuten il politologo Mark Balsiger. «Il terrorismo in Israele ha messo da parte tutti gli altri argomenti nei media», ha spiegato.

Secondo l'ultimo barometro elettorale della SSR l’Udc avrebbe guadagnato ancora terreno. Un risultato confermato anche dai sondaggi di 20Minuten e Tamedia. «Il momento attuale sembra favorire il partito di destra», ha confermato il politologo Claude Longchamp.

Udc favorito dal conflitto? - L'Udc potrebbe guadagnare ulteriori consensi. Secondo Longchamp, con il bonus di mobilitazione potrebbe ottenere 1,5 punti percentuali o due seggi nel Consiglio nazionale, ma questo sarebbe comunque inferiore al risultato record del 2015. «Le intenzioni elettorali non cambiano così rapidamente o con la stessa forza dell’opinione pubblica».

I pareri però si dividono. Mark Balsiger si mostra infatti più scettico. Non crede che a seguito della crisi in Israele l'Udc riuscirà a guadagnare una percentuale di elettori. «Il Medio Oriente è troppo lontano». 

Ps in difficoltà - Chi invece si trova in una posizione scomoda è il Ps. Il partito socialista svizzero si è mostrato reticente nel condannare l’attacco terroristico di Hamas. «Se Mattea Meyer e Cédric Wermuth (entrambi membri del Consiglio nazionale) avessero subito reagito agli atti di violenza con una dichiarazione chiara che li condannasse come un atto di terrorismo, la posizione del partito sarebbe risultata più chiara», ha sostenuto Mark Balsiger. 

La prima presa di posizione è stata invece affidata a un tweet di Fabian Molina giunto solamente domenica, nel quale affermava che «la colpa deve essere spartita tra entrambe le parti coinvolte nel conflitto».  

Martedì un'inversione di marcia: il PS ha sostenuto la proposta unanime della commissione per la sicurezza che chiedeva la messa al bando di Hamas. Il presidente del partito Wermuth si è dichiarato soddisfatto. Una nuova presa di posizione forzata?

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COMMENTI
 

Cula 1 anno fa su tio
Pöra gent che scrif

Vale1312 1 anno fa su tio
Ma che articolo è?. Voi non sapete nemmeno cosa vuol dire essere giornalisti.

Cai Cai 1 anno fa su tio
articolo vergognoso

Livio 1 anno fa su tio
Le guerre non portano a niente . Ma sono due paese che sono sempre stati e saranno sempre in guerra .

igor.86 1 anno fa su tio
Per fortuna in Ucraina é tutto apposto che non se ne parla più, o è finita la guerra oppure non fa più abbastanza visualizzazioni… 😂

Dex 1 anno fa su tio
Prima fomentiamo le guerre, poi ci lamentiamo perché arrivano i profughi. Coerenza zero.

resiga 1 anno fa su tio
Articolo fuorviante in tutti i sensi e per tutti i colori politici (che sono già abbastanza sporchi) !

W.Bernasconi 1 anno fa su tio
Onestamente se fossi la redazione eliminerei questo articolo perché oltre che inappropriato lo trovo molto offensivo visto il momento delicato.

Fogliani 1 anno fa su tio
Cosa c’entra questo con le votazioni ?? Noi dobbiamo votare chi farà gli interessi del popolo e della nazione SVIZZERA … Quello è un altro argomento che non ci azzecca niente con chi votare

Roby 1984 1 anno fa su tio
ma bascta

Mat78 1 anno fa su tio
"Le colpe devono essere sparite"...bravo PS, quindi se miglia di miliziani di hamas hanno fatto quello che hanno fatto sabato, la colpa è anche di Israele! Non fa un piega! Strano, in tutto il modo gli atti di terrorismo sono di responsabilità di chi li commette. Ma del resto oggi c'è chi giustifica la russia...quindi non c'è più da stupirsi di nulla. Men che meno del PS e delle loro idee anti-occidentali ed autolesioniste. Se l'occidente è sotto attacco è per colpa di questa ideologia, che ha fatto capire ai malintenzionati a livello globale che l'occidente è debole e non reagirà.

medioman 1 anno fa su tio
Risposta a Mat78
È come in un divorzio, la colpa è di tutti è due

Boh! 1 anno fa su tio
Risposta a Mat78
E ma per quanto concerne Israele e Palestina la storia andrebbe anche studiata un pochino… Tanto per iniziare: perché si chiamano “territori occupati”? Ovviamente ciò non toglie che nulla può giustificare violenza e barbarie…

Sciguetto 1 anno fa su tio
Risposta a Boh!
Esatto, se si studiasse, ed accettasse, la storia, questi territori dovrebbero essere chiamati “conquistati” perché furono il risultato della guerra dei sei giorni; guerra iniziata da Israele in seguito ai sanguinosi attentati scatenati dall’olp ed alla rezione al tentativo di costruire una diga sul Giordano che avrebbe privato Israele di ogni accesso alle fonti acquifere. Si saprebbe, anche, che la Palestina non fu chiamata così perché abitata dai palestinesi… quello fu il nome dato a quel territorio dagli antichi Romani in segno di disprezzo agli ebrei da loro sconfitti; deriva dal termine di filisteo (in arabo filasti) , che significa invasore e che gli ebrei usavano per definire un popolo arrivato nei loro territori

Mat78 1 anno fa su tio
Risposta a medioman
Della situazione generale sarà colpa di tutte e 2 le parti, ma non definire terrorista un terrorista è intellettualmente ignobile.

W.Bernasconi 1 anno fa su tio
Risposta a Mat78
Concordo in parte il suo ragionamento. Mi manca però l’altra parte.. dunque se uno si comporta da terrorista è invece scusato chi replica da terrorista facendo ben di peggio coi civili? Ragionamento inappropriato e inaudito!

Mat78 1 anno fa su tio
Risposta a W.Bernasconi
Sarò franco Berna (posso chiamarti così?), se i palestinesi di Gaza sono filo Hamas (e lo sono in larga maggioranza) adesso si assumano le conseguenze di aver sostenuto un movimento terrorista. Gli adulti sono responsabili delle loro scelte. I minori che muoiono sotto le bombe israeliana rappresentano un immane tragedia, ma chi è stato ad esporli a questo? Sono i palestinesi che da sempre usano i civili come scudi umani. Chi è il vigliacco? Gli sfollati sono già quasi mezzo milione, meglio lasciare la striscia prima che entri Zahal, perché questa volta non guarderanno in faccia a nessuno, te lo posso assicurare. La striscia verrà probabilmente rioccupata e rastrelleranno ogni singolo membro di hamas, a costo di radere tutto al suolo. Israele è sempre stata odiata dagli arabi, si sono rassegnati che non è possibile convivere in pace. L'unica cosa che interessa ad Israele ora è assicurarsi la propria sicurezza per i prossimi 30/50 anni. Come? Infliggendo una tale legnata che i palestinesi se ne guarderanno bene prima di lanciare ancora anche solo un sasso. È un errore, perché è proprio quello che vuole hamas: perpetuare l'odio e fare in modo che Israele non venga mai riconosciuta da altri stati arabi. Ma Israele è rassegnata, questo è quello che mi preoccupa di più. Ma come dare loro torto? È dal '48 che cercano di spazzarli via, tutti contro 1. Guarda in rete qualche filato di cosa hanno fatto i terroristi di hamas nei kibbutz, se fossi israeliano mi verrebbe in mente una sola cosa: vendetta. E sarei disposto a fare qualsiasi cosa purché queste cose non ricapitino. Israele colpirà duro, molto duro, proprio per questo.

W.Bernasconi 1 anno fa su tio
Risposta a Mat78
Guardi che pure io sono assolutamente contro ogni forma di terrorismo. Hamas va fermata ed eliminata. Su questo punto ci troviamo. Dove non ci troviamo è su Gaza. Non si può classificare tutta una città filo questo o filo quello mi scusi. Intanto i bambini che in generale non hanno nessuna colpa pertanto chi uccide queste creature per attacco o per difesa diventa un criminale alla stessa pari. Lei mi ha fatto degli esempi del passato inerenti a ciò che è stato fatto agli ebrei. Però non mi ha menzionato i crimini di apartheid contro i palestinesi. Inoltre come Israele metta in atto un sistema di oppressione e dominazione nei confronti della popolazione palestinese, ovunque eserciti il controllo sui loro diritti. Per non parlare delle importanti requisizioni di terre e proprietà, le uccisioni illegali, i trasferimenti forzati, le drastiche limitazioni di movimento e il diniego della nazionalità e cittadinanza a danno dei palestinesi. Potrei continuare.. non difendo i palestinesi, anche perché non mi piace nessuno in modo particolare di quelle terre, ma farli passare tutti per criminali e dunque che meritano la risposta spropositata di Israele non mi va!

Matan 1 anno fa su tio
Risposta a Mat78
Mat78, Non sei informato però come vivono i Palestinesi a Gaza. Sono rinchiusi da mura costruite dai Israeliani dove nessuno può uscire ne entrare e ogni cosa è controllata dai israeliani (elettricità, acqua, cibo, energia). 2,3 Mio di persone che vivono in uno spazio grande quanto il sottoceneri in situazione di estrema povertà. Tutta gente a cui gli israeliani hanno sottratto quasi tutte le loro terre. Credo che questa gente sia disposta a lottare per quello che gli è stato sottratto nei ultimi 80 anni, ma non hanno nessuna possibilità contro israele.

Mat78 1 anno fa su tio
Risposta a Matan
meno di 2 milioni visto l'esodo attuale per l'esattezza. Non hanno nessuna possibilità se seguono dei movimenti terroristi che provocano la reazione dura di Israele. È vero che la destra ha da anni boicottato il processo di pace ostracizzando l'ANP, paradossalmente a favore di Hamas, ma questo non può giustificare il massacro di 1'200 civili e per come è stato fatto. Sono terroristi e come tali vanno trattati, loro e chi li sosterrà.

Mat78 1 anno fa su tio
Risposta a W.Bernasconi
La lista di quello che ha scritto, sono le conseguenze, in parte logiche in parte no (vedi colonie e coloni), dei continui attacchi arabi verso Israele. Se il popolo palestinese vive come vive, lo deve soprattutto agli errori del passato, fatti dallo loro leadership, che ha sempre voluto attaccare e distruggere Israele. Non penso certo che la ragione stia tutta da una parte, anche Israele (leggi estrema destra e coloni) ha le sue grandi colpe per la situazione attuale. Ma gli israeliani hanno sempre reagito alla violenza, mai agito come terroristi come fanno quelli di hamas, su questo non ci piove. Ribadisco, se hamas è al potere è perché è sostenuto dalla popolazione della striscia di Gaza. Se vogliono evitare pericoli per la loro popolazione, perché hamas la espone alle rappresagli israeliane ovvie? Anzi, lo fanno proprio apposta, sperano che vengano ammazzati più civili possibile del loro stesso popolo! Questo pur di danneggiare Israele ed i processo di normalizzazione/riconoscimento da parte del modo arabo (leggi soprattutto Arabia Saudita). Se per loro essere martiri ed ammazzare ebrei è la massima aspirazione nella vita per andare in paradiso (anche per molti adolescenti visto il livello di indottrinamento e fondamentalismo raggiunto) non si può davvero biasimare Israele e la sua reazione. Purtroppo il popolo palestinese è il larghissima parte radicalizzato. E la pazienza di Israele è finita. Hamas è come l'Isis, e come l'Isis verrà trattato.

Dex 1 anno fa su tio
🤮
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