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SVIZZERALe misure anti hooligans non funzionano?

18.10.23 - 19:30
L'Università di Berna ha studiato l'effetto dei divieti negli stadi e i risultati sono contrastanti.
Claudio De Capitani/freshfocus
Le misure anti hooligans non funzionano?
L'Università di Berna ha studiato l'effetto dei divieti negli stadi e i risultati sono contrastanti.

BERNA - Quando si tratta di "combattere" gli ultrà delle squadre di calcio, i divieti di accesso agli stadi non risolvono i problemi.

A dirlo è uno studio dell’università di Berna: il lavoro prende in esame quattro campionati e cerca di capire quali sono gli effetti del concordato anti hooligans adottato nel 2012. Il provvedimento, lo ricordiamo, ha posto le basi legali per attuare una serie di misure, come il divieto di accedere a un’area o a uno stadio.

Il primo dato rilevante emerso riguarda il numero di partite con gravi episodi di violenza: è rimasto stabile, senza diminuire. La maggior parte degli scontri, inoltre, avviene fuori dagli stadi. I gruppi si affrontano soprattutto dopo le partite, nel tragitto dal campo di calcio alla stazione.

Il divieto d’ingresso allo stadio, in genere, è rispettato dagli ultrà. Ciò, però, non impedisce loro di presenziare alle partite in trasferta e scontrarsi con gli altri supporters fuori dalle strutture. Per questo motivo, infatti, sui treni speciali dei tifosi le FFS hanno predisposto una fermata unica. Anche l'obbligo di presentarsi alla polizia durante la partita in casa ha i suoi limiti: poiché i posti di polizia sono vicine allo stadio, non è garantito che poi le persone destinatarie del provvedimento effettivamente si allontanino dalla zona.

L'efficacia del concordato è quindi oggetto di dibattito: il 57% degli intervistati, principalmente componenti della polizia e delle autorità, è positivo. Il restante 43%, proveniente dalle FFS, dalla polizia dei trasporti e dai club, è più critico. Il rapporto raccomanda propone alcune strade alternative, fra cui una “soluzione elettronica”, con geolocalizzazione, per chi ha l’obbligo di presentarsi alla polizia durante le partite.

387 divieti di accesso allo stadio in quattro campionatiNelle quattro stagioni analizzate, sono stati imposti 387 divieti di accesso allo stadio. La maggior parte di essi aveva una durata inferiore ai due anni. Ad altri 36 è stato ordinato di presentarsi ai posti di polizia. La combinazione di queste misure è utilizzata da molte forze di dell’ordine, ma non da tutte. Va notato che queste decisioni richiedono molto tempo: 168 giorni in media per il divieto di accesso (con valori che variano da uno a 1.165 giorni) e 203 giorni per l'obbligo di denuncia.

 

 

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COMMENTI
 

angelina 1 anno fa su tio
ma la foto ritrae quei 4 🤡🤡 dell'acb??

Andy 82 1 anno fa su tio
proiettili di gomma puntati nelle parti basse...poi vediamo se gli passa la voglia di fare i co ..ni

Disà 1 anno fa su tio
denuncia penale automatica , una due tre , galera .... se il problema si ripete è perchè nessuno viene perseguito penalmente !

carlo56 1 anno fa su tio
se si vuol affrontare e risolvere questo problema bisogna guardare chi già c’è passato: gli inglesi. Loro l’hanno parecchio risolto. Non con divieti e basta. Con divieti, esclusioni, multe alle società, annullamenti, arresti e pene severe e certe per gli autori. I violenti se ne fregano delle regole civili e anzi le prendono per debolezze, e le società se ne fregano perché tanto non pagano loro e anzi magari ci guadagnano perché se ne parla (il mondo della notorietà talvolta è perverso e anche parlar male rende).

Geremia 1 anno fa su tio
Gli ultrà ricevono soldi dalle società, in un certo senso si può quindi dire che ne fanno parte. Credo quindi che le società se ne devono assumere la responsabilità. Pagare i danni, subire squalifiche.
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