Più pesanti e dall'accelerazione più netta Tesla & co. sono “affamate” di pneumatici, lo sostiene uno studio. L'opinione di Tcs e Acs.
BERNA - Due flotte di automobili, una a benzina e una elettrica utilizzate entrambe per lo stesso numero di chilometri. A fine anno c'è una differenza, e si legge tutta... sulle gomme.
Già perché le e-auto le hanno consumate in maniera evidentemente più aggressiva. Lo confermerebbero i dati di un rapporto recente, stilato da 1link Service Network una delle maggiori piattaforme europee per la gestione delle flotte auto in Europa.
Secondo i dati raccolti, analizzando il comportamento delle vetture del gruppo, gli pneumatici montati sulle auto elettriche avrebbero una durata, in media di 10'219 km in meno rispetto a quelli montati su auto a benzina o ibride.
Così il gommista ti sorride
Questo fa si che questa tipologia di vetture dovrebbe sottoporsi a un cambio gomme ogni 29mila km o 551 giorni di guida. Per quanto riguarda le auto a benzina, invece, si parla di 39mila km e 670. Insomma, non proprio bruscolini.
E anche guardando a gomme e ruote, i costi lievitano. Già perché, in media, si parla di pneumatici più grandi (18 pollici) con un costo medio attorno ai 240€ (i dati sono per l'area europea) a fronte dei 150€ (e 17 pollici) per le auto a benzina.
Come si spiega? I fattori possono essere tanti e diversi, una delle motivazioni addotte da 1link Service riguarda proprio la dimensione dei veicoli elettrici in media di stazza più massiccia rispetto alle normali berline.
Il peso della batteria (e la passione per l'accelerazione lampo)
Ma non è tutto, come commenta a tio.ch il TCS che, per spiegare il fenomeno, tira in ballo fattori tecnici e... umani: «Va detto che le auto elettriche sono più pesanti dei veicoli convenzionali a causa della batteria. Il peso maggiore contribuisce ad aumentare l'usura. Le auto elettriche hanno anche un'accelerazione più forte rispetto alle auto a combustione, che a sua volta contribuisce a un maggiore consumo degli pneumatici. Tuttavia, il maggior consumo è solitamente compensato dai minori costi di manutenzione e assistenza delle auto elettriche rispetto ai veicoli convenzionali», ci spiega il portavoce Masssimo Gonnella
«In merito allo studio (di 1link Service Network, ndr.) va rilevato un fattore “umano” da non sottovalutare. Chi è abituato a guidare un’auto con motore a combustione, quando noleggia un veicolo elettrico vuole anche provare l’ebrezza e il comportamento diverso del motore elettrico che offre un’accelerazione molto superiore rispetto a quella di motori a combustione», continua Gonnella.
«Come chi noleggia un veicolo sportivo, anche nel caso dei veicoli elettrici, si vuole testare la potenza della motorizzazione e quindi inevitabilmente la guida sarà più aggressiva causando un maggiore degrado delle gomme. Anche se non disponiamo (ancora) di dati scientifici o di risultati di test in merito, possiamo affermare che tra i proprietari di veicoli elettrici che ne conoscono le caratteristiche e che sono abituati a guidare con quel tipo di motore, il consumo e degrado delle gomme sono più contenuti e si avvicinano a quelli di auto convenzionali», conclude.
Quelle gomme pensate per aumentare l'autonomia
Anche Benjamin Albertalli, Direttore di ACS - Sezione Ticino, ribadisce l'impatto che può avere sulla vita dei copertoni lo stile di guida: «Innanzitutto va premesso che il fattore che maggiormente influenza la durata di un pneumatico è il conducente: chi tende ad accelerare spesso con vigore o adottare una guida poco “anticipativa” sottopone a maggiore stress – e dunque usura – gli pneumatici. Il fatto che rispetto alle vetture con motore a combustione le elettriche siano caratterizzate da una maggiore massa (in genere 300-500 kg in più) e dispongano di una consistente coppia motrice disponibile già nelle partenze da fermo può enfatizzare il tutto», spiega Albertalli.
Secondo lui però, una grande importanza ce l'ha però anche il copertone stesso: «Tuttavia, da un punto di vista prettamente tecnico bisogna considerare il fatto che la concezione e la realizzazione di uno pneumatico è sempre frutto di un compromesso, che cerca di soddisfare esigenze anche diverse tra loro: aderenza sia sull’asciutto che sul bagnato, silenziosità, comfort, bassa resistenza al rotolamento».
«Nello specifico, gli pneumatici destinati alle vetture elettriche sono concepiti per minimizzare l’attrito, in particolare a velocità costante, così da poter incrementare l’autonomia del veicolo», continua Albertalli, «questo impone a sua volta la ricerca di ulteriori compromessi, per esempio nella scelta dei materiali da utilizzare, sui criteri di sviluppo o sulla struttura che in alcuni casi può avere un profilo inferiore rispetto a quello destinati alle vetture “tradizionali”. Ed è evidente che un copertone che sin dalla sua uscita di fabbrica ha un minor profilo, avrà anche una minore durata».