L'ex attrice francese si è scagliata contro il consigliere federale svizzero per l'adozione del progetto di ordinanza sulla caccia
BERNA - «Denuncio una follia omicida, una vergogna»: sono le parole che Brigitte Bardot ha adoperato per rivolgersi al capo del Dipartimento federale dell'ambiente Albert Rösti.
Su X, l'ex attrice e modella francese ha criticato il progetto di ordinanza sulla caccia approvato dal Consigliere federale. Dal primo dicembre, il testo autorizzerà l'abbattimento preventivo di 20 dei 32 branchi di lupi presenti in Svizzera, che potrebbe portare alla scomparsa di circa il 70% dei lupi del Paese.
Come riportato da Bardot, che negli anni Ottanta ha creato una fondazione per la protezione degli animali, secondo un bilancio provvisorio di ProNaura, «nel 2022 abbiamo assistito a una diminuzione del 30% degli attacchi contro i pascoli» grazie a una migliore protezione degli stessi. «Eppure siete pronti a lanciare un progetto di abbattimento massiccio che potrebbe toccare fino al 60% dei lupi presenti sul territorio». Quanto firmato da Rösti è per l'ex attrice «una condanna a morte».
E trova un «paradosso», inoltre, il fatto che l'ordinanza sia stata decretata nella Confederazione, «dove è stata firmata la Convenzione faro il cui obiettivo è quello di conservare e proteggere la fauna e la flora selvaggia». L'autrice auspica «una migliore protezione delle mandrie per garantire una pacifica convivenza tra le specie selvatiche». «Non deludeteci, agite», ha concluso l'89enne.
Il dipartimento di Albert Rösti non ha ancora risposto alla lettera aperta ed è improbabile che lo faccia, come ha dichiarato il suo portavoce alla Luzerner Zeitung.
En Suisse, alors que les attaques diminuent et ne concernent que les troupeaux non protégés, le conseiller fédéral #AlbertRösti signe l'arrêt de mort du #loup. Je dénonce une folie meurtrière, une honte, j'apporte mon soutien total aux défenseurs de la nature et des animaux ! pic.twitter.com/HJHXIpIsiq
— Brigitte Bardot (@brigitte_bardot) October 18, 2023