L'avversione verso gli audio-messaggi è più elevata che in altri paesi
ZURIGO - La Svizzera è il paese in cui gli utenti sono più irritati dai messaggi vocali, perlomeno in confronto con le nazioni confinanti, in particolare l'Italia: è quanto emerge da un sondaggio realizzato da Digitec Galaxus, che mette anche in luce come i discendenti di Guglielmo Tell siano restii a telefonare e preferiscano optare per i messaggi scritti.
Alla domanda "Come contatti di solito gli amici?", il 77% degli svizzeri risponde "con un messaggio di testo", valore molto più elevato di quanto si registra in Italia (50%), Francia (51%), Germania (55%) e Austria (58%).
Per gli abitanti della Confederazione la telefonata è solo al 15%, contro valori compresi fra 28% e 31% negli altri quattro paesi. Scarso credito raccolgono il messaggio vocale (3%), che invece è gettonato in Italia (13%), la mail (2%), il messaggio immagine/video (1%) e la videochiamata (1%).
Riguardo ai messaggi vocali, solo il 31% degli svizzeri afferma che apprezza inviarli e riceverli (contro il 46% degli italiani), a cui si aggiunge un 3% cui piace mandarli, ma non riceverli (10% degli italiani). C'è poi chi preferisce vederseli recapitare che inviarli (21% svizzeri, 16% italiani), ma la quota più grande è costituita da coloro che non amano proprio i vocali: il 46% dei cittadini confederati, molto più del 27% degli italiani, del 33% dei francesi, del 36% degli austriaci e del 38% dei tedeschi.
E perché questo tipo di messaggi non è amata? Le risposte variano molto a seconda del paese: in Svizzera soprattutto perché non possono essere ascoltati con discrezione, per esempio sul posto di lavoro, o perché non si capisce subito di cosa trattino. In Italia invece il motivo principale risiede nel fatto che sono spesso troppo lunghi. Inoltre se ricevono un vocale gli svizzeri lo ascoltano subito (11%) molto meno frequentemente che in altri paesi (33% in Francia, 24% in Italia).
Per arrivare a questi dati Digitec Galaxus - colosso elvetico del commercio online controllato da Migros - ha intervistato un totale di 2500 persone selezionate in modo rappresentativo in Svizzera e nei quattro principali stati confinanti.