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SVIZZERAMalattia o stress, si va sempre meno al lavoro

29.10.23 - 23:21
Numeri da record e grattacapi per le aziende. La salute del dipendente sta acquisendo sempre più importanza per il datore di lavoro
Deposit (simbolica)
Malattia o stress, si va sempre meno al lavoro
Numeri da record e grattacapi per le aziende. La salute del dipendente sta acquisendo sempre più importanza per il datore di lavoro

ZURIGO - Nel 2022 le assenze dal lavoro hanno raggiunto il massimo storico: in media un dipendente è stato a casa, a causa di malattia o infortuni, per 9,3 giorni. Si tratta di un aumento del 50% rispetto al 2012.

Tutto ciò è estremamente oneroso per le aziende, che continuano a pagare gli stipendi di chi non può lavorare. Ma aumentano anche i premi assicurativi. In caso di malattie di lunga durata, le aziende possono proteggersi stipulando un’assicurazione d’indennità giornaliera, che di solito entra in gioco laddove le assenze superano i 30 giorni. Ma se ciò accade ripetutamente, i premi aumentano.

Malati, nel corpo e nella mente

A cosa è dovuto questo incremento delle assenze dal lavoro? Poiché i dipendenti non sono tenuti a rivelare di cosa soffrono, si possono solo fare ipotesi. Le tendenze principali, stando alla NZZ am Sonntag, sono due: il Covid ha reso le persone più attente alle malattie. È più probabile che restino a casa se non si sentono bene. Ciò è dimostrato dalle visite mediche, che fanno registrare un aumento superiore alla media.

Vero è anche che sempre più persone soffrono di malattie mentali. «Queste gravano particolarmente sulle compagnie di assicurazione in quanto non risolvibili in pochi giorni. Cosa sta accadendo? C'è sicuramente una maggiore accettazione delle malattie mentali nella società», afferma Simon Tellenbach, responsabile dei clienti aziendali presso la società di consulenza Vermögenszentrum (VZ). In questi casi, in media, una persona si allontana dal lavoro dai sei ai sette mesi.

Conflitti sul lavoro

A cosa dovrebbero prestare particolare attenzione le aziende? «Poco più del 50% di tutti i disagi psichici sono provocati da conflitti sul posto di lavoro», afferma Tellenbach. Il tema non è nuovo. Sono diversi, ormai, gli studi che hanno dimostrato che in Svizzera lo stress, percepito o reale, è in aumento.

Inoltre ci sono sempre più capi, e maggiore è il numero dei manager in un’azienda, maggiore è la possibilità di contrasti. «Più capi significa più lavoro, spesso non necessario, per i subordinati», sostiene lo psicologo sociale Jakub Samochowiec, che ha studiato il fenomeno.

Un sondaggio tra i grandi datori di lavoro svizzeri mostra come sia stato già riconosciuto il cambiamento, in parte anche generazionale. «Abbiamo già adottato diverse misure nei settori della prevenzione, della leadership e del reinserimento», scrive ad esempio La Posta. A marzo è stata lanciata nella Svizzera tedesca un'offerta che offre ai collaboratori un supporto anonimo 24 ore su 24.

Presso Swisscom lo scorso anno la percentuale di assenze era pari al 3%. Ciò significa che su 100 dipendenti, ogni giorno, erano assenti in media tre persone: un massimo assoluto per l'azienda. Swisscom, che vuole promuovere la resilienza, ha introdotto diverse misure di prevenzione dello stress. Offre anche corsi di salute mentale specificatamente pensati per gli adolescenti.

Le grandi aziende svizzere ritengono comunque che il picco dei giorni di malattia sia stato raggiunto. «Quest’anno le assenze sembrano essere inferiori rispetto al 2022», scrive ad esempio Coop.

Ma ciò non significa che i costi si siano stabilizzati. «Attualmente paghiamo circa il 4-5% in più di prestazioni previdenziali rispetto al 2022», spiega Swica. Se il numero dei casi è diminuito, infatti, è aumentata la durata dell’incapacità lavorativa.

Assenza di personale specializzato

Ciliegina sulla torta: la difficoltà nel reperire personale specializzato. Se una persona è assente per un periodo di tempo molto lungo, è difficile sostituirla.

Che piaccia o meno, oggigiorno non è più possibile evitare di occuparsi della salute dei propri dipendenti.

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COMMENTI
 

fgreto 1 anno fa su tio
Lavoro lavoro e fatigo come un matto . Ma quando si decidono a abbassare le ore di lavoro e trattarci da umani. La politica dorme .

Sierra 1 anno fa su tio
I nostri politici non vogliono la nostra felicità, così come succede, invece, nei CIVILI paesi del Nord Europa. Viviamo in una dittatura assoluta, che va a braccetto con la mafia, accompagnata da gruppi religiosi, che si sono insinuati nei gangli vitali del potere. E i partiti fanno finta di occuparsi di noi, ma, per la maggior parte di loro, l'unica cosa importante è il proprio cadreghino ed esercitare, come al solito, un feroce nepotismo e clientelismo.

Sierra 1 anno fa su tio
Viviamo in uno dei posti più arretrati d'Europa, uno dei più poveri, dove vige una dittatura assoluta e dove la Mafia si è insinuata nei gangli del potere, venendo a braccetto con gruppi religiosi, che hanno devastato l'Italia. I nostri politici accettano, perché pensano solo a se stessi e ai nepoti.

Equalizer 1 anno fa su tio
Molta persone se avessero il coraggio di spegnere il proprio smartphone di tanto in tanto o "dimenticarlo" nella tasca della giacca, scoprirebbero di avere almeno 10-14 ore in più per se stessi ogni settimana.

Pagno 1 anno fa su tio
Domandatevi perché in questi ultimi anni le aziende per risolvere i problemi , hanno continuato a creare capi e capetti , senza neanche una formazione adeguata. Ho lavorato in una ditta dove il rapporto capi operai era 50-50.

Lello 1 anno fa su tio
mettetevi in proprio,così passate da operaio a datore,i l'ho fatto,non tornerei più in dietro,certo è che se non lavori non guadagni

MuccaMilka 1 anno fa su tio
al datore di lavoro interessa il business non la salute del dipendente.

MarymaMary 1 anno fa su tio
Pora (povera) Svizzera ...fatevi 2 domande del perché la gente si mette in malattia.......o infortunio .... Sara sempre peggio ...

Jocaalje 1 anno fa su tio
Questo è da parecchi anni che è così. Vero che con il covid forse la gente è più attenta alla propria salute. Salute che sul posto di lavoro peggiora in quanto i datori di lavoro chiedono sempre di più e i dipendenti non vogliono ammalarsi di lavoro. Ci sono due cose che devono cambiare immediatamente per tutti: i premi della cassa malattia devono essere sopportati dal datore di lavoro per almeno il 50% visto che il lavoro contribuisce ad ammalare gente (stress lavorativo, causa conflitti in azienda vi sono più persone depresse, malattie cardiache,….) visto che il lavoro è parte integrante della viti di ogni persona. Seconda cosa, la prevenzione; il datore di lavoro deve avere personale specializzato nelle risorse umane che possano intervenire per il recupero immediato del dipendente malato e cercare nello stesso tempo il sostituto per gli altri colleghi che restano sul posto di lavoro ai quali è chiesto uno sforzo maggiore per sostituire il collega assente. Poi è chiaro che c’è gente che abusa e questa va licenziata in tronco; qui il datore di lavoro deve essere più sensibile verso i dipendenti onesti e duro con i meno onesti.

francox 1 anno fa su tio
Risposta a Jocaalje
I meno onesti spesso diventano capi.

Tirasass 1 anno fa su tio
Fatevi 2 domande sul tritacarne che é diventato il mondo del lavoro. Ritmi incalzanti e costanti, personale all'osso

Meck1970 1 anno fa su tio
Sempre meno personale e il carico di lavoro è uguale, se non addirittura maggiore. Inoltre, i padroni sono capaci di dirti che si lavora troppo poco.

Keope1963 1 anno fa su tio
Si sì le grandi aziende.. offerta di corsi per gestire lo stress.. seminari infiniti di bia bia di anche 2 giorni… magari obbligatori e senza sostituti.. così al rientro il doppio di lavoro per qualche giorno con evidenti priorità da liquidare entro „prima „… diciamo che il modello attuale non sta in piedi.

Bandito976 1 anno fa su tio
I datori di lavoro vogliono ridurre il personale per via dei costi e quelli che restano devono fare più carico di lavoro. Conseguenze born out. Le casse malati dovrebbero responsabilizzare di più le aziende. Pena aumento dei premi.

Se7en 1 anno fa su tio
… la difficoltà nel reperire personale specializzato. Se una persona è assente per un periodo di tempo molto lungo, è difficile sostituirla. 🤣Ma per piacere, nessuno è indispensabile, il problema è che non avete voglia di cercarlo e/o di assumerlo …!

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a Se7en
Vero che una sostituzione temporanea è molto difficoltosa, oltre a trovare la specializzazione adatta bisogna investire tempo nell'introduzione.
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