Non bisognerà più attendere che il predatore arrechi dei danni, spiega il Consiglio federale
BERNA - Per arginare la popolazione di lupi in Svizzera, il Consiglio federale ha approvato oggi una modifica dell'ordinanza sulla caccia. A partire da dicembre, la regolazione preventiva di branchi volta a prevenire futuri danni sarà possibile a condizioni ben definite.
Con la decisione odierna dell'esecutivo, entra così in vigore, a tempo determinato, la prima parte della nuova legge sulla caccia e la relativa ordinanza per fare fronte alle notevoli sfide in particolare per l'economia alpestre con ovini e caprini.
L'aumento della popolazione dei lupi «ha imposto questa rapida messa in vigore parziale», ha dichiarato in una conferenza stampa odierna il responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) Albert Rösti. Dal mese prossimo i Cantoni potranno abbattere degli esemplari di lupo per prevenire futuri danni, e non più intervenire a posteriori quando il danno è già stato causato.
Rösti ha ricordato la crescita esponenziale di questi grandi predatori. «Nel 2020 in Svizzera erano presenti complessivamente 11 branchi e poco più di cento lupi, mentre attualmente si contano 32 branchi e circa 300 grandi predatori».
Nel 2019, stando ai dati diramati dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), nella Confederazione i lupi hanno inoltre predato 446 animali da reddito, mentre nel 2022 sono state registrate 1'480 predazioni.
Il lupo resta una specie protetta
Una crescita esponenziale alla quale va posta «urgentemente» un freno, senza però dimenticare che il lupo resta un animale protetto, ha dichiarato Rösti questo pomeriggio. «È importante che vada rispettata la Convenzione di Berna nonostante le nuove disposizioni».
I Cantoni possono pertanto abbattere interi branchi solo in casi motivati e a condizione che sia garantito il numero minimo di branchi in una data regione, ha spiegato il consigliere federale. «Secondo l'ordinanza sulla caccia, la Svizzera è suddivisa in cinque regioni: in quelle più grandi devono sempre essere presenti almeno tre branchi, mentre in quelle più piccole due».
Inoltre, non è possibile regolare a titolo preventivo branchi che non provocano danni. La regolazione preventiva intende rendere di nuovo timorosi i lupi e far sì che non si avvicinino all'uomo o a villaggi, ha ricordato Rösti.
Di conseguenza, la popolazione di lupi in singole regioni potrebbe essere superiore al numero minimo di branchi stabilito. Ciò consente di mantenere la popolazione di lupi in Svizzera, riducendo allo stesso tempo i danni. Per procedere alla regolazione rimane, come finora, obbligatoria l'approvazione della Confederazione.
La prima parte dell'ordinanza sulla caccia modificata entra inizialmente in vigore a tempo determinato. Il Consiglio federale invierà in consultazione nella primavera 2024 le disposizioni ora adottate per la regolazione dei branchi insieme alle altre disposizioni della legge sulla caccia riveduta. L'intero pacchetto entrerà in vigore a titolo definitivo il primo febbraio 2025.