Cerca e trova immobili
«Gli uomini non devono preoccuparsi» Uno studio svizzero ha mostrato la diminuzione della conta degli spermatozoi nelle persone che usano assiduamente il cellulare. L'autrice della ricerca: «La fertilità però dipende da molti fattori»
GINEVRA - Le radiazioni dei cellulari stanno diventando un problema per la fertilità? Secondo uno studio pubblicato all'inizio di novembre dai ricercatori dell'università di Ginevra e dell'Istituto svizzero di salute pubblica e tropicale potrebbero danneggiare la qualità dello sperma.
La ricerca ha concluso che la concentrazione di spermatozoi negli uomini che usavano il cellulare più di 20 volte al giorno era significativamente più bassa (44,5 milioni/ml) rispetto agli uomini che usavano lo smartphone solo una volta alla settimana (56,5 milioni/ml).
La biologa Rita Rahban, autrice principale dello studio, in un’intervista alla NZZ ha però specificato meglio i contorni dello studio: le radiazioni dei cellulari non sono, per forza, la causa della bassa concentrazione di spermatozoi.
«Gli uomini non devono preoccuparsi», afferma la biologa. «La ricerca spiega in che misura i fattori ambientali possono influenzare la qualità dello sperma maschile - aggiunge - abbiamo scoperto che i giovani uomini che usano frequentemente il cellulare hanno maggiori probabilità di avere concentrazioni di sperma più basse». La fertilità, però, dipende da molti fattori.
La ricerca ha analizzato il legame tra lo sperma di 2886 reclute svizzere di sesso maschile e l'uso del telefono cellulare ed è stata pubblicata sulla rivista "Fertility & Sterility". Lo studio ha coinvolto giovani uomini tra i 18 e i 22 anni reclutati fra il 2005 e il 2018, a cui sono state chieste informazioni sul loro stile di vita, sull'uso del cellulare e sul luogo in cui lo tengono. Il dato allarmante è che il numero complessivo di spermatozoi era inferiore del 21% negli uomini che usavano il telefono più di 20 volte al giorno, rispetto a quelli che lo usavano al massimo una volta a settimana.
