Dopo il via libera di Berna all'abbattimento preventivo dei predatori, le autorità grigionesi corrono ai ripari.
COIRA - «La crescita dei lupi è esponenziale e presto potrebbero diventare un serio pericolo anche per la popolazione». Con queste parole il responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) Albert Rösti aveva annunciato lo scorso primo di novembre una modifica dell'ordinanza sulla caccia. A partire da dicembre, la regolazione preventiva di branchi volta a prevenire futuri danni sarà possibile a condizioni ben definite.
Le autorità del Canton Grigioni, dopo il via libera di Berna all'abbattimento preventivo, si sono mosse subito. Sulla base dell'ordinanza federale, oggi Coira ha inoltrato all'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) la domanda definitiva per la regolazione proattiva dell'effettivo di lupi.
«La revisione parziale dell'OCP (l'ordinanza del Consiglio federale sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici), approvata dal Consiglio federale il 1° novembre 2023, permette a titolo di novità la regolazione proattiva di effettivi di branchi di lupi in autunno e in inverno e mantiene la regolazione reattiva dell'effettivo di branchi di lupi dannosi durante i mesi estivi», ha spiegato il Dipartimento infrastrutture, energia e mobilità grigionese attraverso un comunicato stampa. Per il prelievo di interi branchi vale il presupposto secondo cui i branchi di lupi devono mostrare un comportamento anomalo per quanto riguarda la predazione di animali da reddito o nei confronti dell'uomo. Tutte le domande di abbattimento dovranno essere autorizzate dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) anche in futuro.
Chiesto l'abbattimento di 27 lupi
In una prima fase, l'obiettivo del Cantone dei Grigioni consiste nel ridurre al minimo i conflitti nelle zone problematiche con lupi dal comportamento anomalo nei confronti dell'uomo e degli animali da reddito. «Il Cantone chiede a questo scopo l'autorizzazione per un prelievo completo dei branchi dello Stagias, del Vorab, del Beverin e del Lenzerhorn». Questi prelievi devono in primo luogo servire a evitare, durante la prossima stagione di estivazione, attacchi a bovini da parte dei lupi dei branchi dello Stagias e del Vorab, oltre il superamento ripetuto di misure di protezione del bestiame da parte dei branchi del Beverin e del Lenzerhorn.
Inoltre il Cantone ha chiesto anche il prelievo di un massimo di due terzi dei giovani lupi del branco del Rügiul in Valposchiavo e del branco del Jatzhorn a Davos. «Oltre ai 27 abbattimenti ora richiesti, nei branchi Valgronda, Stagias, Vorab, Moesola e Lenzerhorn è già stata disposta l'autorizzazione di 17 ulteriori abbattimenti di giovani lupi secondo il diritto previgente».
Sostegno da parte dei cacciatori
L'Ufficio per la caccia e la pesca si sta occupando da settimane dei preparativi per permettere l'attuazione (senza ritardi) dell'ordinanza sulla caccia riveduta a partire dal 1° dicembre 2023. I primi prelievi secondo il nuovo diritto sono tuttavia possibili solo fino al 31 gennaio 2024. «Le autorità di esecuzione devono assumersi un impegno molto grande affinché sia possibile raggiungere un effetto concreto già per la stagione di alpeggio 2024. La protezione del bestiame minuto rimane centrale, affinché i danni possano essere ridotti», ha concluso il comunicato stampa.