Da quelli che si fanno pagare in nero fino alle truffe online. Qualche suggerimento per pagare con lo smartphone in tutta tranquillità.
ZURIGO - «Ecco il conto», «Posso pagare con Twint?», «Certo, ecco il QR Code». Il cameriere lo mostra, scansiona e si versa l'importo. Tutto fatto, tutto apparentemente ok. E invece, il ristoratore si è incassato tutto in nero. Così non solo lui ha compiuto un reato, ma anche il cliente.
Il caso di un ristorantino di Zurigo, finito sulle pagine del Blick per un illecito di questo tipo, non è affatto isolato. E il comodo sistema di pagamento via smartphone è - purtroppo - un sistema molto semplice per evadere il fisco, soprattutto se si è una piccola attività o un professionista indipendente.
Come si può evitare? Qui di seguito qualche consiglio che può fare comodo.
In generale gli esercizi pubblici e le aziende devono avere un conto Twint commerciale, per capire se state pagando a un'azienda basta guardare cosa appare sullo schermo del vostro telefonino. Se c'è il nome del negozio - ad esempio «Surf Shop Waikiki» - o del fornitore di servizi, allora dovrebbe essere tutto ok.
Se invece la persona in questione vi chiede di pagare su un numero privato, ad esempio per un massaggio o un taglio di capelli a domicilio, non è detto che dietro ci sia la truffa. A fare testo, in questo caso come nel precedente è la possibilità di avere la ricevuta della prestazione. In genere quindi, se c'è lo scontrino, è tutto in regola.
Fate attenzione in particolar modo quando acquistate online, non per forza di cose Twint è garanzia di sicurezza. Sono diversi gli utenti truffaldini di piattaforme di compravendita online che ne fanno l'esca perfetta. Un modus particolarmente elaborato, vede i lestofanti farsi pagare l'acquisto di merce ordinata da loro (su shop online legittimi) dai "polli" a cui hanno inviato dei QR Code che originariamente erano stati girati a loro... Insomma, pensando di comprare per sé... si finisce per fare un regalo involontario.
Ultimo punto, ma non per ordine d'importanza, riguarda gli eventi e le feste (compresi i Carnevali) dove Twint viene utilizzato sempre più spesso (e il Ticino non fa eccezione). Anche qui, occhio a non finire nel nero. Vero è che, in questo caso, la truffa può andare "al contrario" con gente che continua a ordinare la stessa bevanda mostrando poi un print-screen del pagamento effettuato.