È la proposta dell'USTRA, destinata in particolare agli anziani, per migliorare la sicurezza di chi possiede le e-bike.
BERNA - Dopo la caduta, Katrin Piller, 79 anni, ha riportato due dita rotte, contusioni alle gambe e una commozione cerebrale nonostante indossasse il casco. Era a bordo della sua e-bike in un piccolo parco nel centro di Zurigo: per evitare un furgone, ha sterzato improvvisamente ed è caduta. Dopo essere uscita dall’ospedale, ha regalato il mezzo a suo figlio e non l’ha più usato.
Le vendite di biciclette elettriche sono in grande crescita: lo scorso anno la cifra ha raggiunto quota 220’000. Per avere un’idea, circa 10 anni fa era di circa 57’000. Il rovescio della medaglia riguarda il numero di incidenti, quasi raddoppiati nel giro di cinque anni. L'Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (UPI) afferma che, a parità di chilometri percorsi, le e-bike causano il doppio degli incidenti gravi o mortali rispetto alle biciclette tradizionali.
L'anno scorso 560 persone sono rimaste gravemente ferite e 23 sono morte: un nuovo record. Le persone anziane sono particolarmente a rischio: per questo, l’Ufficio federale delle strade (USTRA) sta valutando la possibilità di introdurre, in futuro, un test o dei corsi obbligatori per chi guida una bici elettrica. In particolare, l'ufficio sta facendo redigere un documento «sull'idoneità alla guida, sulle abilità di guida e sulle capacità di guida necessarie», differenziato per categoria di età.
Per Beatrice Steinegger, responsabile del settore ciclismo di Pro Senectute, «il corso dovrebbe essere obbligatorio per gli ultra 65enni. L'equilibrio, la coordinazione e anche la capacità di reazione diminuiscono con l'età». Steinegger osserva anche che alcuni anziani non ricordano più le regole del traffico.
Per l'esperta di mobilità dell'Università di Zurigo Kristina Keller e per Willi Wismer dell'organizzazione Roadcross una cosa è chiara: è necessario un corso obbligatorio per tutti i ciclisti di e-bike. «Sebbene i pensionati abbiano il maggior numero di incidenti per chilometro percorso, anche gli incidenti tra i giovani sono in forte aumento da anni».
Tuttavia, ci sono ancora diverse domande senza risposta: per esempio, chi controllerà se qualcuno ha completato un corso di e-bike? Sarà compito dei rivenditori o delle forze dell’ordine?