Lo annuncia il presidente dell'Unione svizzera degli imprenditori (USI)
BERNA - I lavoratori svizzeri potrebbero beneficiare di un aumento reale del loro stipendio nel 2024. Lo annuncia il presidente dell'Unione svizzera degli imprenditori (USI) Severin Moser, secondo cui non verranno però raggiunti gli incrementi salariali del 4-5% chiesti dai sindacati.
«L'inflazione è prevista intorno al 2,1% per il 2023 e credo che gli aumenti salariali potrebbero essere superiori a questo tasso», afferma Moser in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano Le Temps. La situazione tesa sul mercato del lavoro spinge le aziende a offrire buone condizioni ai propri dipendenti per restare attrattivi, sostiene.
Tuttavia, non tutti i lavoratori trarranno beneficio dagli aumenti dei salari reali, avverte. «Ci sono alcuni settori per i quali sarà difficile».
Più in generale, Moser afferma che ci sono anni in cui i dipendenti sono avvantaggiati, e in altri in cui sono perdenti. «L'anno i salari reali sono diminuiti, ma se guardiamo agli ultimi dieci anni, c'è stato un aumento medio annuo dello 0,3%».
Inoltre, considerando il fatto che mezzo milione di persone arriveranno all'età pensionabile entro il 2030, la Svizzera rimarrà un mercato favorevole a chi cerca lavoro, sostieie Moser.
Per far fronte a queste massicce partenze, Moser raccomanda di sfruttare meglio il potenziale esistente, come ad esempio le donne o i lavoratori anziani. «Per questi profili bisogna pensare a sistemi pensionistici più flessibilI». Moser cita in particolare l'aumento dell'età pensionabile a 66 anni.