La proposta arriva dalla Commissione per l'ambiente del Consiglio nazionale. Ma non tutti sono d'accordo.
BERNA - Secondo Green Peace i jet privati sono il mezzo più inquinante del pianeta. Mediamente infatti causano emissioni di gas serra 10 volte superiori a quelle di un volo per passeggero per chilometro, e addirittura 50 volte superiori a un viaggio in treno in Europa. Due settimane fa, più di 75 attivisti per il clima hanno inviato una lettera aperta per chiedere il divieto dei jet privati. La lettera era indirizzata al Commissario europeo per i Trasporti, Adina Valean, ma anche a tutti i ministri dei trasporti dei Paesi dell'Unione europea, del Regno Unito e della Svizzera, compreso il ministro dell'Energia Albert Rösti.
Il Comitato per l'ambiente del Consiglio nazionale vuole introdurre una nuova tassa sui jet privati, da 500 a 3'000 franchi per volo. Una decisione che arriva a seguito del diniego espresso dal popolo elvetico sulla revisione della legge sulla CO2 nell'estate del 2021. La legge prevedeva una tassazione sull'automobile, sul riscaldamento e sui voli commerciali e privati.
Si pesca nelle tasche dei più ricchi
Una decisione «inspiegabile» ha detto Jorge V. Pardo, direttore generale dell'Associazione Aeroporti Svizzeri (VSF), al Tages Anzeiger. «Con un'imposta fino a 3'000 franchi svizzeri, accettiamo che l'aviazione d'affari svizzera non sia più in grado di competere con i fornitori stranieri e quindi non sia più in grado di sopravvivere», ha aggiunto.
Berna ha presentato una nuova versione della legge che punta su incentivi finanziari e progresso tecnologico nell'ambito della transizione energetica, senza introdurre nuove tasse. Linea mantenuta nella sessione autunnale dal Consiglio degli Stati, ma non dalla Commissione Ambientale del Consiglio nazionale. La questione sarà quindi al vaglio della Camera bassa nella sessione invernale.
La tassa non tocca la classe media
Ma cosa comporterebbe questa tassa? Di fatto è bene precisare che non riguarderebbe tutta la popolazione, bensì aziende, uomini d'affari e ricchi che dovranno pagare un extra sui voli privati. La legge è dunque più severa per chi inquina tanto, tralasciando per una volta i comuni cittadini che sfruttano una volta ogni tanto i voli commerciali. Per questi, infatti, la Commissione per l'ambiente del Consiglio nazionale non ha previsto nuove tasse. La proposta è stata approvata con 14 voti contro 9, stando a un’alleanza di centro-sinistra, scrive il quotidiano zurighese.
L'anno scorso, stando a uno studio commissionato da Greepeace, i jet aziendali e privati dagli aeroporti svizzeri sono decollati oltre 35'000 volte. Con una tassa di 500 franchi o più sarebbe generato un gettito di almeno 17,5 milioni di franchi. Secondo la Commissione, un terzo di questo gettito verrebbe destinato alla protezione del clima, mentre due terzi verrebbero distribuiti alla popolazione e all'economia, come avviene attualmente con il gettito della tassa sul CO2 dei carburanti.
Una misura senza effetto
Non tutti però sono d'accordo, anche all'interno della stessa Commissione. Tra loro, il consigliere nazionale del PLR Matthias Jauslin che la definisce «una tassa sull'invidia» senza alcun effetto concreto. «Chi può permettersi di andare in vacanza con un jet privato difficilmente rinuncerà a questi voli per poche centinaia di franchi», ha detto Jauslin, che tra l'altro è presidente dell'Aero Club della Svizzera.
Carburanti rinnovabili e rincaro dei prezzi medi
Tra chi è a favore c'è il Roger Nordmann, consigliere nazionale del PS. Secondo lui «la tassa è anche socialmente accettabile, poiché non colpisce la classe media». In questo modo, sostengono i favorevoli, anche il traffico aereo ordinario sarebbe responsabilizzato.
Tra le altre misure presenti nella proposta di legge, ci sarebbe l'uso di carburanti rinnovabili per l'aviazione, come già previsto dal Consiglio federale. «Senza un'imposta, l'aviazione privata sarebbe esente da qualsiasi obbligo», afferma Nordmann. Resta però da valutare l'impatto che avrà la misura dell'obbligo di miscelazione sui voli commerciali. La compagnia aerea Swiss si aspetta che i biglietti aerei diventino piuttosto costosi.