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SVIZZERABlack Friday in arrivo, occhio alle truffe online

21.11.23 - 19:01
Il periodo dei grandi sconti è il momento in cui si fanno più affari e in cui si viene truffati maggiormente, soprattutto online.
Deposit Photos
Fonte gfs-zürich
Black Friday in arrivo, occhio alle truffe online
Il periodo dei grandi sconti è il momento in cui si fanno più affari e in cui si viene truffati maggiormente, soprattutto online.

BERNA - Manca davvero poco al Black Friday. La carta di credito è pronta a essere strisciata nei negozi e... online. In Svizzera, tuttavia, le truffe in rete sono ormai all'ordine nel giorno e non mancano casi correlati agli acquisti virtuali. Ecco perché si deve correre ai ripari fortificando le password e diffidando da siti farlocchi prima di finire nella trappola di questi hacker.

Negli ultimi cinque anni, in Svizzera, circa l'11% degli utenti connessi a internet è stato vittima di una cibertruffa. Un dato destinato ad aumentare nei giorni più convenienti dell'anno, stando al Centro nazionale per la cibersicurezza (NCSC).

Il rischio è aperto a tutti, a chiunque possieda un dispositivo connesso alla rete che per gli svizzeri si attesta a circa sette ciascuno. Smartphone, smartwatch, smart tv, assistenti vocali digitali, tablet; rappresentano tutti una potenziale porta d'accesso per gli hacker.

L'Istituto di ricerca sociale e di mercato gfs-zürich ha svolto tra il 7 agosto e il 4 settembre scorsi un sondaggio, per conto di digitalswitzerland, La Mobiliare, SATW, FHNW e SISA, per determinare l'atteggiamento degli utenti internet nei confronti dei rischi informatici, nonché la frequenza degli attacchi e l’implementazione delle misure di sicurezza. Alle 1239 persone intervistate sono anche state fatte domande sul comportamento e sulla sensazione di sicurezza durante gli acquisti online.

Quando la merce ordinata non arriva

Il sondaggio ha fatto luce anche sul comportamento d’acquisto online degli utenti svizzeri. È emerso che il 30% degli intervistati effettua acquisti online almeno una volta alla settimana, il 77% almeno una volta al mese. E sono gli uomini ad acquistare più spesso online rispetto alle donne. Sebbene solo pochi utenti (15%) si preoccupino delle frodi quando fanno acquisti online, negli ultimi 5 anni l’11% è stato truffato su piattaforme di e-commerce, pagando per beni o servizi che non ha mai ricevuto. Si evince dunque l’importanza di portare a termine transazioni online sicure, nonché la necessità di misure di protezione contro le frodi, soprattutto in tempi di boom dello shopping online.

Corsi di formazione ad hoc

«Non si deve trascurare la sicurezza informatica». «Si dice che i criminali informatici agiscano in modo “comodo” e che cerchino la strada di minor resistenza - spiega Simon Seebeck, responsabile del Centro di competenza Cyber Risk di La Mobiliare. Questo non vale solo per le aziende non protette adeguatamente, ma anche per i privati. Il rischio di subire un attacco può essere ridotto, ad esempio con i corsi di formazione».

Sicurezza delle password: un elemento cruciale

Il sondaggio ha poi evidenziato un aspetto importante della cybersecurity, ovvero la sicurezza delle password. È emerso infatti che il 31% degli intervistati utilizza sempre o quasi sempre la stessa password per diversi servizi Internet, mentre il 28% non utilizza mai le stesse password per servizi diversi. Soprattutto le fasce d’età più giovani (18-39 anni) tendono a utilizzare quasi sempre la stessa password. Il sondaggio ha inoltre rivelato che il 38% degli intervistati utilizza un gestore di password, il cui uso risulta più frequente tra i più giovani (50%). In questo caso può venire in aiuto «un gestore di password - sottolinea il Prof. Dr. Marc K. Peter della Scuola universitaria professionale della Svizzera nordoccidentale (FHNW) - può aiutare a rendere le password sicure e uniche, il che è fondamentale per proteggersi dalle minacce online».

I datori di lavoro possono dare una mano

«I datori di lavoro possono svolgere un ruolo chiave nella promozione della sicurezza informatica. La maggior parte delle persone ottiene informazioni e istruzioni sulla sicurezza informatica sul posto di lavoro», ha affermato Katja Dörlemann, Presidente di Swiss Internet Security Alliance. Ecco dunque che se i dipendenti imparano a comportarsi in modo sicuro sul luogo di lavoro, lo faranno anche in privato. Dal sondaggio è emerso che circa l’8% degli utenti Internet ha già subito un attacco informatico negli ultimi 3 anni. Sebbene circa due terzi degli intervistati giudichi buona la propria conoscenza delle misure di protezione, il 61% gradirebbe essere meglio informato riguardo alla sicurezza in Internet, evidenziando così la necessità di una più ampia comprensione della sicurezza informatica nella società.

Suggerimenti per un uso sicuro di Internet

In vista dell'imminente stagione dello shopping e del continuo interesse per la sicurezza informatica, agli utenti svizzeri connessi a internet vengono infine dati dieci consigli per un comportamento online sicuro:

    • Prima di cliccare, verificare i link contenuti nelle e-mail di cui non si conosce il mittente;
    • non condividere informazioni personali o sensibili con persone sconosciute;
    • acquistare nei siti che conoscete o dove potete verificare la vostra azienda;
    • eseguire un backup automatico o regolare dei suoi dati;
    • aggiornare automaticamente o regolarmente il software sul suo cellulare, tablet e laptop/computer;
    • utilizzate password forti – utilizzate un password manager;
    • dove possibile, attivare l’autenticazione a due o a più fattori (2FA/MFA);
    • utilizzare il Wi-Fi pubblico solo se necessario e con una VPN;
    • assicurarsi di ottenere le informazioni da fonti attendibili;
    • denunciare le frodi alla polizia.
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COMMENTI
 

pegis 11 mesi fa su tio
Quando la merce ordinata non arriva?. VI STA BENE, troppa gente stupida non ha capito che andiamo tutti in malora, nelle città i negozi stanno sparendo tutti e non riescono a capire che é un danno per tutta la comunità.

Bandito976 11 mesi fa su tio
Risposta a pegis
vogliono la digitalizzazione? l'intelligenza artificiale? che si arrangino. Quando domani il giocattolo si rompe non sanno più utilizzare il cervello

fugu 11 mesi fa su tio
Nella lista dei suggerimenti aggiungerei: 1) verificare la presenza del simbolo di un lucchetto chiuso, a sinistra nella barra URL (barra degli indirizzi internet) 2) questa l'ho imparata di recente: verificare la presenza della scritta "[url rimossa]" prima dell'indirizzo. Io non la vedo direttamente sul mio pc, forse devo cambiare le impostazioni, ma se copio e incollo un indirizzo internet su un programma di testo, vedo la scritta 3) verificare la reputazione del processore di pagamento. Questi ultimi giorni ho comprato un regalo da fare e mi sono ritrovato con un processore di pagamenti che non conoscevo. Ho verificato su Google, tutto a posto. Basta inserire il nome e "review" e si ottengono risultati affidabili, comprese recensioni Google, preziosissime. Vale la pena investire una decina di minuti per effettuare questo controllo. Infine, la reputazione di un sito fa tanto.

fugu 11 mesi fa su tio
Risposta a fugu
Redazione: non ho scritto una URL. Allora facciamo così: "HTTPS è la sigla che appare nell'URL quando un sito web è protetto da un certificato SSL/TLS."
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