Il periodo dei grandi sconti è il momento in cui si fanno più affari e in cui si viene truffati maggiormente, soprattutto online.
BERNA - Manca davvero poco al Black Friday. La carta di credito è pronta a essere strisciata nei negozi e... online. In Svizzera, tuttavia, le truffe in rete sono ormai all'ordine nel giorno e non mancano casi correlati agli acquisti virtuali. Ecco perché si deve correre ai ripari fortificando le password e diffidando da siti farlocchi prima di finire nella trappola di questi hacker.
Negli ultimi cinque anni, in Svizzera, circa l'11% degli utenti connessi a internet è stato vittima di una cibertruffa. Un dato destinato ad aumentare nei giorni più convenienti dell'anno, stando al Centro nazionale per la cibersicurezza (NCSC).
Il rischio è aperto a tutti, a chiunque possieda un dispositivo connesso alla rete che per gli svizzeri si attesta a circa sette ciascuno. Smartphone, smartwatch, smart tv, assistenti vocali digitali, tablet; rappresentano tutti una potenziale porta d'accesso per gli hacker.
L'Istituto di ricerca sociale e di mercato gfs-zürich ha svolto tra il 7 agosto e il 4 settembre scorsi un sondaggio, per conto di digitalswitzerland, La Mobiliare, SATW, FHNW e SISA, per determinare l'atteggiamento degli utenti internet nei confronti dei rischi informatici, nonché la frequenza degli attacchi e l’implementazione delle misure di sicurezza. Alle 1239 persone intervistate sono anche state fatte domande sul comportamento e sulla sensazione di sicurezza durante gli acquisti online.
Quando la merce ordinata non arriva
Il sondaggio ha fatto luce anche sul comportamento d’acquisto online degli utenti svizzeri. È emerso che il 30% degli intervistati effettua acquisti online almeno una volta alla settimana, il 77% almeno una volta al mese. E sono gli uomini ad acquistare più spesso online rispetto alle donne. Sebbene solo pochi utenti (15%) si preoccupino delle frodi quando fanno acquisti online, negli ultimi 5 anni l’11% è stato truffato su piattaforme di e-commerce, pagando per beni o servizi che non ha mai ricevuto. Si evince dunque l’importanza di portare a termine transazioni online sicure, nonché la necessità di misure di protezione contro le frodi, soprattutto in tempi di boom dello shopping online.
Corsi di formazione ad hoc
«Non si deve trascurare la sicurezza informatica». «Si dice che i criminali informatici agiscano in modo “comodo” e che cerchino la strada di minor resistenza - spiega Simon Seebeck, responsabile del Centro di competenza Cyber Risk di La Mobiliare. Questo non vale solo per le aziende non protette adeguatamente, ma anche per i privati. Il rischio di subire un attacco può essere ridotto, ad esempio con i corsi di formazione».
Sicurezza delle password: un elemento cruciale
Il sondaggio ha poi evidenziato un aspetto importante della cybersecurity, ovvero la sicurezza delle password. È emerso infatti che il 31% degli intervistati utilizza sempre o quasi sempre la stessa password per diversi servizi Internet, mentre il 28% non utilizza mai le stesse password per servizi diversi. Soprattutto le fasce d’età più giovani (18-39 anni) tendono a utilizzare quasi sempre la stessa password. Il sondaggio ha inoltre rivelato che il 38% degli intervistati utilizza un gestore di password, il cui uso risulta più frequente tra i più giovani (50%). In questo caso può venire in aiuto «un gestore di password - sottolinea il Prof. Dr. Marc K. Peter della Scuola universitaria professionale della Svizzera nordoccidentale (FHNW) - può aiutare a rendere le password sicure e uniche, il che è fondamentale per proteggersi dalle minacce online».
I datori di lavoro possono dare una mano
«I datori di lavoro possono svolgere un ruolo chiave nella promozione della sicurezza informatica. La maggior parte delle persone ottiene informazioni e istruzioni sulla sicurezza informatica sul posto di lavoro», ha affermato Katja Dörlemann, Presidente di Swiss Internet Security Alliance. Ecco dunque che se i dipendenti imparano a comportarsi in modo sicuro sul luogo di lavoro, lo faranno anche in privato. Dal sondaggio è emerso che circa l’8% degli utenti Internet ha già subito un attacco informatico negli ultimi 3 anni. Sebbene circa due terzi degli intervistati giudichi buona la propria conoscenza delle misure di protezione, il 61% gradirebbe essere meglio informato riguardo alla sicurezza in Internet, evidenziando così la necessità di una più ampia comprensione della sicurezza informatica nella società.
Suggerimenti per un uso sicuro di Internet
In vista dell'imminente stagione dello shopping e del continuo interesse per la sicurezza informatica, agli utenti svizzeri connessi a internet vengono infine dati dieci consigli per un comportamento online sicuro: