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SVIZZERARitalin, in Ticino 3 dosi giornaliere (ogni 1'000 ragazzi). Neuchâtel è a quota 30

23.11.23 - 13:40
In Svizzera si fa un ricorso massiccio al farmaco per il Disturbo da deficit di attenzione (ADHD). E gli esperti sono divisi.
Depositphotos
Fonte NZZ
Ritalin, in Ticino 3 dosi giornaliere (ogni 1'000 ragazzi). Neuchâtel è a quota 30
In Svizzera si fa un ricorso massiccio al farmaco per il Disturbo da deficit di attenzione (ADHD). E gli esperti sono divisi.

BERNA - Il Ritalin, il farmaco per curare il Disturbo da deficit di attenzione nei bambini (la sindrome ADHD), viene sempre più utilizzato anche in Svizzera. Il ricorso a questo medicinale però, in considerazione dei diversi effetti collaterali indesiderati, anima da anni un dibattito molto acceso.

Da un lato i sostenitori affermano che sia molto efficace per trattare con successo i giovani affetti da iperattività, dall’altro si scontra con i detrattori che evidenziano come il Ritalin abbia semplicemente l’effetto di sedare i ragazzi. 

Indagine - Da un’analisi pubblicata dal Neue Zürcher Zeitung viene evidenziato come l’uso di tale farmaco sia differente in Svizzera e come nel Canton Neuchâtel si registri il ricorso più massiccio a tale medicamento, addirittura in quota doppia rispetto al resto della Confederazione. 

Se infatti in Svizzera in media vengono somministrate 12 dosi giornaliere di farmaci per l'ADHD ogni 1000 bambini e adolescenti di età compresa tra i sei e i diciotto anni, nel Cantone di Neuchâtel, la cifra è più che doppia, con 30 dosi. In questa graduatoria il Ticino appare tra i più virtuosi con 3 dosi sempre con riferimento allo stesso campione. Le cifre sono state raccolte dalle compagnie di assicurazione sanitaria e pubblicate per la prima volta in aprile nell'Atlante svizzero dei servizi di sanità dell'Osservatorio svizzero della salute (Obsan).

Il caso - Il fatto che a Neuchâtel vengano prescritti più farmaci per il Disturbo che nel resto della Svizzera, secondo il medico cantonale Laurent Kaufmann, deriva dal fatto che alla fine degli anni '90 un gruppo di pediatri di Neuchâtel aveva iniziato a effettuare trattamenti con il Ritalin e a sensibilizzare genitori, insegnanti e altri medici sul tema dell'ADHD. Lo stesso sviluppo è avvenuto anche nel resto della Svizzera, anche se con qualche anno di ritardo.

Nonostante questo chiarimento, secondo Pascal Rudin, sociologo e membro del gruppo di esperti ADHD dell'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), una delle ragioni principale dei numerosi trattamenti deriva da un sistema scolastico svizzero obsoleto. Il ricorso al Ritalin equivale a una limitazione delle funzioni del corpo e solo una minima percentuale di bambini con sintomi è da trattare con il medicinale anche perché «nella maggioranza dei casi i nostri bambini non ha alcun bisogno di terapia», afferma Rudin.  

L'opinione - Sul ricorso a tale forma di trattamento interviene anche il pediatra zurighese Roland Kägi, membro del consiglio direttivo della Società svizzera perl'ADHD. Normalmente il trattamento del disturbo da deficit di attenzione è multimodale, ovvero si usano diverse forme di terapia contemporaneamente: psicoterapia, misure a scuola, consulenza familiare e spesso anche farmaci.

Tuttavia i medicinali per trattare il Disturbo non dovrebbero essere prescritti alla leggera. Spesso si verificano effetti collaterali come perdita di appetito e di peso, soprattutto all'inizio della cura. Si osservano regolarmente anche mal di testa e problemi ad addormentarsi. Questi effetti collaterali sono talvolta meno comuni con i farmaci più recenti. Malgrado ciò, secondo i dati dell'Obsan, il Ritalin è ancora utilizzato nell’80% dei casi di ADHD.

Infine per Kägi è fondamentale che la prescrizione sia preceduta da un'attenta diagnosi che includa i genitori, gli insegnanti e il bambino stesso. Si tratta di un processo complesso: lunghi questionari, test di intelligenza, memoria e percezione e conversazioni approfondite. Ma questa non è ancora una pratica comune ovunque. «Una conversazione di venti minuti, poi esci dallo studio con una scatola di cento compresse di Ritalin, purtroppo esiste ancora», dice Kägi.

 

Cos'è il Disturbo da deficit dell'attenzione?Nel cervello dei pazienti con ADHD manca il neurotrasmettitore dopamina, che aiuta a distinguere le impressioni importanti da quelle non importanti. Le persone con ADHD spesso sperimentano un sovraccarico sensoriale, che rende difficile la concentrazione. Farmaci come il Ritalin compensano la carenza di dopamina.

 

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COMMENTI
 

MelCassa 12 mesi fa su tio
Sono mamma di tre bambine, ed a me é stato diagnosticato un ADS un anno fa. Ho passato tutta la vita a chiedermi cosa non funzionasse dentro di me, siccome diversi tipi di terapia (ergoterapia, logopedia, psicologi etc.) non hanno fruttato. Vorrei precisare che la situazione familiare era buona, i miei genitori erano molto presenti ed amorevoli con me e mia sorella, vi erano regole ma anche tanto amore, comprensione e comunicazione. Il ritalin viene prescritto anche in età adulta, e da quando lo assumo si son risolte molte problematiche che ho avuto nel passato. Io stessa sono contraria al prescrivere subito un farmaco ai bambini, specialmente se piccoli, e specialmente se il comportamento che porta al dubbio é la „vivacità“ e il bisogno di „muoversi continuamente“. Questi ultimi due fattori sono caratteristiche dei bambini, per fortuna… (chiaramente senza che abbia ripercussioni negative sulla classe intera, senza che porti a continui piccoli incidenti o „disattenzioni“ troppo frequenti) Un individuo con questo tipo di disturbo (poi bisogna anche capire la differenza tra ADHD e ADS) fa fatica. Fatica con un sacco di cose. Se anni fa si provava solo con ergo, logo etc, oggi si medica praticamente subito… Entrambi gli approcci sono sbagliati. Bisogna andare a capire dove ci sono delle problematiche nel bambino. Non riesce a concentrarsi? Beh non tutti riescono a concentrarsi in modo uguale. Non riesce a star fermo? Beh, ci son persone che hanno bisogno di tanto movimento, mentre altre stanno bene anche soltanto con passeggiate o attività “più soft”. Io stessa non ho voluto accettare di avere un disturbo… Fino a quando ho capito che il disturbo in questione ha a che fare con un problema neurologico, ovvero che nel cervello gli ormoni noradrenalina e dopamina non presenziano come „dovrebbero“ (poi il concetto é parecchio più complesso, vi sono i neurotrasmettitori etc..). Mi sono resa conto che se a un diabetico si da l’ormone insulina poiché il suo corpo non è in grado di generarlo, anche a me si può aiutare se il mio corpo non è capace di creare un altro tipo di ormone. Che sia chiaro, il ritalin non „calma“ soltanto perché un bambino (o anche un adulto) é energico. Il ritalin é un metylphenidato il quale va ad attivare i neurottasmettitori responsabili per la concentrazione di dopamina e noradrenalina. Un essere umano che presenta un disturbo di questo genere presenta con tale medicazione più calma e più concentrazione, più „Focus“, eventualmente anche più motivazione. D‘altro canto viene considerato come ProDrug poiché l‘effetto che fa a persone che hanno una regolazione „normale“ dei due ormoni noradrenalina e dopamina, é alquanto più forte. Vogliamo parlare di effetti collaterali… Beh, allora, dove inizio? Dall’unico effetto collaterale che conosco io personalmente, e si chiama rebound Effect. É quando il principio attivo del ritalin scende. Ma questo effetto collaterale lo conosceranno molte persone probabilmente, quelle che hanno avuto la „fortuna“ di trovare un sostegno in questo medicamento. Per persone senza un disturbo di questo genere, questo effetto si può effettivamente presentare molto più fortemente, con ripercussioni ed emozioni eventualmente estreme, anche per un giorno o due. Se una persona é affetta da questo genere di disturbo e assume ritalin, non dovrebbe sentirsi apatico, non dovrebbe iniziare a parlare senza sosta, non dovrebbe iniziare ad aver voglia di fare l’impossibile, e non dovrebbe teoricamente avere problemi col sonno. Tutto questo subentra ove neurologicamente vi è già la presenza dei ormoni sopraccitati, oppure dove eventualmente vi è anche un disturbo in più oltre a quello dell’attenzione, e ne consegue che il metylphenidato come singolo principio attivo non può esser di sostegno.

netrunner 12 mesi fa su tio
l'ADHD per chi l'ha provata sulla propria pelle, io parlo da genitore, puo' essere molto pericolosa per la creatura ADHD, soprattuto per quanto riguarda la sfera sociale, perchè puo' essere causa di emarginazione soprattutto in età scolastica. Emarginazione e difficoltà di ottenere risultati dignitosi a scuola potrebbero tranquillamente portare ad una eventuale depressione con tutto quello che ne potrebbe conseguire. Non esisterà mai una soluzione a questo deficit, quindi ben vengano i farmaci per chi da anni cerca di sistemare le cose in modo "normale". E quell'essere o che scrive del telefonino e della red bull forse dovrebbe farsi un paio di anni con chi è ADHD per capire cosa significhi, probabilmente è affetto da qualche disturbo e non se ne è mai accorto.

vulpus 12 mesi fa su tio
È la società ,in generale, che avrebbe bisogno del Ritalin, non i ragazzi iperattivi. Se lo sono , che si lascino sfogare, che si creino attività agffinchè la loro iperattività abbia a sfociare in qualcosa di positivo, invece di somministrare il Dormicon. Deficit di attenzione? Sicuramente: i genitori sono via tutto il giorno mentre i ragazzi necessitano della loro presenza. Poi a scuola diventa un problema, in quanto maestri e professori hanno un sacco di limiti nel cercare di fare qualcosa per questi ragazzi

Scuba23 12 mesi fa su tio
Articolo fuorviante. Leggendo si capisce che disturbo dell’attenzione e iperattività siano la stessa cosa. Anche se spesso sono associate, si tratta di due cose diverse! Cercate di essere chiari quando scrivete degli articoli!

ElleElle62 12 mesi fa su tio
Risposta a Scuba23
👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻

Kaykay 12 mesi fa su tio
In Ticino é stato lanciato il Tavolo di lavoro sull'ADHD, come menzionato nell'articolo la cura farmacologica é solo una dei tasselli della presa a carico dell'ADHD - spero di non leggere commenti tipo "ai miei tempi l'ADHD non esisteva" o simili. Questi bambini non vanno etichettati ma compresi.

Golf67 12 mesi fa su tio
Risposta a Kaykay
D’accordo. Nell’articolo però viene citato il farmaco Ritalin. Per esperienza lo trovo invasivo e piuttosto debilitante. Un vero e proprio freno allo sviluppo dei bambini. Ci sono altri medicamenti molto meno incasino e con azione meno invasiva. Medici e specialisti occhio a prescriverlo senza una precisa valutazione della situazione! Non sono caramelle..

Kaykay 12 mesi fa su tio
Risposta a Golf67
Corretto questo spiegherebbe perché in Ticino sono 3 bambini su 1'000 prendono il Ritalin. Esistono diversi farmaci e credo che chi li prescrive abbia le competenze e la responsabilità nel accompagnare i genitori in questa scelta.

rosi 12 mesi fa su tio
ormai siamo tutti classificati ed ogni giorno nasce una nuova malattia. La vecchia buona psicoterapia ormai non viene più considerata, al contrario potrebbe essere d' aiuto. Naturalmente fatta con persone professioniste e che hanno seguito il lungo iter di formazione, anche questo ormai messo da parte. Si tende, in generale, ad utilizzare farmaci ed a prendere la strada più breve. Un lavoro lungo, costa impegno e fatica.

flame 12 mesi fa su tio
- La nostra società sta vivendo cambiamenti rapidi, costringendo i bambini ad adattarsi a un ritmo frenetico. - L'ADHD potrebbe essere interpretato come un ritardo nella maturazione cerebrale normale. - La gestione dell'ADHD è una questione medica, e dovrebbe essere trattata da professionisti della salute, non dai maestri. È come aspettarsi che un venditore di auto ripari un'auto. - Esistono differenze nel manifestarsi dell'ADHD tra maschi e femmine. - Il consumo eccessivo di tecnologia può influenzare i sintomi dell'ADHD. - La mancanza di attività all'aperto e l'abbondanza di attività al chiuso possono contribuire all'ADHD. - I bambini con ADHD potrebbero sentirsi "cacciatori in un mondo agricolo". - I bambini con ADHD potrebbero essere "cercatori di novità" alla ricerca di esperienze dinamiche e entusiasmanti. - I bambini con ADHD potrebbero sentirsi insicuri fuori casa a causa di conflitti con insegnanti, compagni di classe o altre circostanze avverse. - Dovremmo considerare le persone con ADHD come riflessi della diversità umana, anziché etichettarle come disturbate. - Molti sintomi dell'ADHD potrebbero essere comportamenti sani che richiedono un adeguato canale per esprimersi in modo costruttivo. - I criteri diagnostici per l'ADHD possono essere troppo soggettivi e generali. Ad esempio, il "parlare in modo eccessivo" potrebbe essere una caratteristica naturale per alcuni individui. - Molti criteri diagnostici per l'ADHD riflettono l'aspettativa di conformità, che potrebbe essere eccessiva. - I bambini con ADHD potrebbero semplicemente avere un temperamento diverso, non superiore o inferiore, ma semplicemente diverso. - L'ADHD non risiede "dentro" il bambino ma emerge dall'interazione con genitori, tutori e insegnanti, influenzando il modo in cui vengono trattati. - I sintomi dell'ADHD potrebbero derivare da varie altre condizioni, come problemi di vista, disturbi del sonno, disturbi dell'umore e molti altri

Koblet69 12 mesi fa su tio
Deficit d'attenzione a scuola e iperattivi ma poi sono 24h con gli occhi sul telefonino e alle 7.00 in stazione già con la Red bull

Rosso Blu 12 mesi fa su tio
Risposta a Koblet69
Verissimo.

ElleElle62 12 mesi fa su tio
Risposta a Koblet69
👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻

Marcello detto Marcello 12 mesi fa su tio
Risposta a Koblet69
L'ADHD diminuisce la fascia temporale dell'attenzione, dopo 2 minuti perdi l'attenzione per passare all' interesse successivo. Il telefono con i social e la meccanica dello scorrimento e la trappola perfetta. Filmati di corta durata per poi passare al prossimo. Non accusate le nuove generazioni di non sapere usare le tecnologie che avete inventato voi ed oltretutto le persone con una patologia simile composta anche da un grandissimo livello d'impulsività. Questi ragazzi sono nati in mezzo ai telefonini. Ho l'ADHD ed ho 36 anni... è un grossissimo problema per me l'uso incontrollato del telefonino quindi non oso immaginare come lo sia per un sedicenne con l'ADHD. Anche se un genitore vietare il telefonino al proprio figlio non cambierebbe nulla perché intorno a lui tutti l'avrebbero... io infatti non ho mai potuto avere un gameboy o la playstation... servito a qualcosa? No... come andavo da una persona che aveva un gioco elettronico mi attaccavo e alla fine della giornata avevo completamente ignorato la persona da cui ero stato invitato o comunque stavo attaccato alle persone che avevano un cellulare, game boy o quello che sia completamente atratto
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