Uno studio del Poli di Zurigo ha provato a cercare l'origine dell'esplosione dei costi della nostra sanità. E i risultati sono sorprendenti.
ZURIGO - 93 miliardi l'anno, circa 10'000 franchi pro capite. È questa la cifra astronomica che spendiamo ogni anno per curarci.
Che la Svizzera si trovi in un momento estremamente delicato per quanto riguarda la sua sanità, non è un segreto per nessuno: basti l'aumento record (soprattutto in Ticino) dei costi della cassa malattia che non preoccupa solo la popolazione, ma anche la politica.
Un'indagine inedita
Quali sono le cause di questa vera e propria esplosione? Ha provato a capirlo uno studio comparativo realizzato dal Politecnico di Zurigo che ha preso in esame una tranche di 5 anni che va dal 2012 al 2017, quando annualmente la sanità veniva a costare dai 67 agli 80 miliardi di franchi. Si tratta, riporta il TagesAnzeiger, della prima indagine di questo tipo mai realizzata nel nostro Paese.
Da una parte si è provato a capire quali siano le malattie che incidono di più sulla megafattura della sanità, dall'altra - invece - quali possano essere i fattori che influenzano in maniera diretta il costo. In entrambi i casi, i risultati sono abbastanza sorprendenti.
Spiegare un'esplosione
Stando allo studio, l'inflazione vera e propria non ha incidenza sul settore (perché è molto bassa, e in alcune annate pure negativa), malgrado ciò i costi pro capite aumentano anno dopo anno, e anche la popolazione cresce. Il risultato finale è semplicemente matematico.
Ma come è possibile che la spesa per paziente salga costantemente? C'entra il prezzo dei farmaci, che sono sempre più cari, ma anche l'approccio dei medici, che non lesinano visite e prescrizioni, e propongono volentieri più terapie. Il terzo fattore riguarda la popolazione che invecchia sempre di più, anno dopo anno.
Le proporzioni dell'aumento sono soprattutto legate ai primi due fattori - dove bisognerebbe intervenire, stando al rapporto - poi alla crescita demografica e infine, in maniera ancora meno marcata, all'invecchiamento.
Dolori della mente, e delle ossa
Riserva sorprese anche la suddivisione dei costi per gruppo di malattie che vede un primo e un secondo posto fra le più "costose", con un distacco risicato, relativamente inatteso.
Il gruppo di malattie più dispendiose sono quelle legate alla sfera psichica e alle dipendenze (11,4 miliardi) e quelle muscolo-scheletriche (11 miliardi), terzo posto - con distacco più evidente - per quelle neurologiche (6,8 miliardi). Settimo posto per i tumori (5,2 miliardi) davanti ai problemi legati alla sfera dentale (4,8 miliardi).
La vera sorpresa qui, sono senz'altro le malattie muscolo-scheletriche (in aumento di 2,5 miliardi), in cui spesso - spiegano i relatori - «ci si imbarca in interventi senza senso», si interpellano tantissimi specialisti senza mai davvero trovare soluzioni durature e si somministrano farmaci molto cari.
Sempre stando allo studio la Svizzera avrebbe un tasso di interventi di sostituzione di articolazioni (anche e ginocchia) «ben al di sopra della media dei Paesi dell'area Euro».