Sono sempre di più le persone che vivono per strada. A dirlo è l'associazione Pfarrer Sieber
ZURIGO - Nella città che l'Economist classifica come la più cara al mondo ci sono sempre più senzatetto. A dirlo - come riferisce il portale di notizie zurighese Watson - è l'organizzazione di assistenza sociale Pfarrer Sieber. È il suo portavoce, Walter von Arburg, a delineare il quadro sconfortante dei tanti indigenti costretti a vivere per strada in una città dove i centri di accoglienza hanno esaurito la loro capacità di accoglienza.
«È da circa un anno che si nota un aumento sensibile - ha affermato il portavoce - e quest'estate c'era circa il 30% in più rispetto all'anno scorso. L'aumento del costo della vita potrebbe essere una delle ragioni, ma non abbiamo dati in merito, quindi non ne siamo certi. Ci sono più senzatetto, sia anziani che giovani. Ma non stiamo parlando solo di persone senza fissa dimora».
Alla porta dell'associazione si presentano sempre più persone che non riescono a vincere la solitudine. «Da noi arrivano sempre più persone completamente isolate. Non vivono per strada, ma soffrono molto. La solitudine è una malattia, questo va detto chiaramente» ha affermato.
Fra i senzatetto ci sono anche i giovani, «provenienti da contesti familiari molto difficili. Molti - ha argomentato Von Arburg - hanno subito violenze. Tendono ad avere uno sviluppo meno avanzato rispetto ai loro coetanei e hanno bisogno di una protezione speciale».
Come ha confermato lo stesso portavoce dell'organizzazione, nei rifugi di emergenza non c'è più posto. Chi non può entrare nelle loro strutture, viene indirizzato altrove e «questo funziona molto bene» afferma.
Molti dei senzatetto soffrono anche di malattie mentali. «Alcuni urlano di notte e altri si lamentano che non riescono a dormire» racconta il portavoce di Pfarrer Sieber. Per loro non c'è posto neanche nelle strutture di cure psichiatriche: Zurigo è una città che soffre di sovraffollamento anche lì, a sentire le parole di Von Arburg. Un sovraffollamento causato anche dall'aumento di casi registrato dopo la pandemia.
«I centri psichiatrici sono ancora sovraccarichi - ha spiegato al giornale zurighese - molti pazienti aspettano a lungo un posto. Quelli che vengono da noi spesso sono usciti dal sistema, sia perché non vogliono essere curati, sia perché non hanno rispettato le indicazioni fornite e non assumono più regolarmente i farmaci che addirittura alcune persone rivendono perché credono di essere guarite e invece poi crollano di nuovo».
E dalla scorsa notte a Zurigo è arrivata anche la neve: l'organizzazione di Von Arburg gira con una pattuglia di volontari offrendo sacchi a pelo. Ci sono persone che nonostante le temperature gelide «preferiscono dormire all'aperto - ha rivelato - noi richiamiamo sempre l'attenzione sui vari servizi offerti dai centri di accoglienza. Se lo desiderano, li accompagniamo».