Un simile provvedimento è già attivo in 80 paesi. Non in Svizzera.
Lo zucchero è tra i primi nemici della salute. L’eccessivo utilizzo ha infatti conseguenze dannose sul corpo. E così tutti i cibi e le bevande ad alto contenuto di glucosio sono spesso nel centro del mirino.
E se nel mondo sono più di 80 i paesi che hanno introdotto una tassa aggiuntiva per l’acquisto delle bevande zuccherate, la Svizzera non è tra queste.
Intanto le organizzazioni sanitarie e di tutela dei consumatori si battono per l'introduzione nella Confederazione di un'imposta sulle bevande dolci.
Le posizioni - La consigliera nazionale verde Manuela Weichelt è spesso intervenuta sul tema. In tal senso uno dei primi paesi a intervenire in tale direzione è stata la Francia che ha imposto la tassa da oltre dieci anni.
In Svizzera la richiesta di tassare le bevande dolci è stata avanzata più volte ma il Parlamento l'ha sempre respinta puntando più su una responsabilità personale.
Fatto questo che non è sufficiente però a inquadrare e arginare un problema così serio. «Non funziona - ha detto Nadine Masshardt (PS) e presidente della Fondazione per la tutela dei consumatori - Ovviamente non vogliamo che si rendano ancora più costosi i cibi ma, è un’evidenza, non vediamo alcun progresso reale nella riduzione volontaria dello zucchero».
Ecco perché la Fondazione sostiene la tassazione delle bevande dolci, comprese quelle contenenti dolcificanti artificiali.
Ciò ha come obiettivo di spingere i produttori a intervenire per ridurre il contenuto di zucchero. Cosa che già le grandi aziende stanno facendo, a seconda dei paesi in cui distribuiscono i loro prodotti e in base alle normative vigenti.
Secondo Masshardt il ricavato di una tassa sullo zucchero dovrebbe confluire nella prevenzione e nella promozione della salute.
I dati medici - Anche la consigliera nazionale dei Verdi Manuela Weichelt (56) è favorevole ad una tassa sullo zucchero. È presidente della Nutrition and Health Alliance, che comprende organizzazioni come la Pediatricians Association, la Cancer League e la Heart Foundation. L'alleanza chiede inoltre, tra l'altro, di vietare gli alimenti per bambini con aggiunta di zucchero. «In Svizzera circa un bambino su sei è in sovrappeso», afferma.
In media, una persona in Svizzera consuma ben 100 grammi di zucchero al giorno, puro o aggiunto. L'Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di consumarne non più di 50 grammi. Idealmente solo la metà. Quindi consumiamo quattro volte più zucchero di quanto sia bene, il che ha delle conseguenze.
Studi - È risaputo che troppi cibi dolci possono portare alla carie, all’obesità e al diabete. Secondo gli studi, un consumo eccessivo di zucchero può anche aumentare il rischio di sviluppare gotta, problemi cardiovascolari, demenza o, come conseguenza indiretta dell'obesità, cancro. Secondo i ricercatori gli effetti sui vasi sanguigni sono altrettanto gravi quanto il fumo abituale.
Le reazioni - Tante le evidenze sulle quali ogni Cantone dovrebbe intervenire. In tale dibattito la popolazione è divisa. Da un sondaggio annuale condotto dall'istituto di ricerca GFS Berna emerge che poco più di un terzo della popolazione è favorevole a un'imposta sulle bevande dolci. Tuttavia la percentuale dei sostenitori è cresciuta di ben il 10% rispetto allo scorso anno. Inoltre, più persone che mai negli ultimi sette anni sono d’accordo con l’affermazione che lo zucchero è dannoso per la salute e quindi deve essere limitato dal governo. Con il 56%, per la prima volta supera la metà.