È quanto emerge da un sondaggio tra circa 2300 studenti di medicina.
BERNA - Dopo le prime esperienze pratiche in ospedale, gli studenti di medicina meditano di voltare le spalle alla professione. Le condizioni di lavoro reali inducono il 34% degli studenti a dubitare del proprio desiderio di diventare medici.
È quanto emerge da un sondaggio tra circa 2300 studenti di medicina. L’allarme è lanciato dallAssociazione svizzera dei medici assistenti e capoclinica (Asmac) che già nel 2016 segnalava la situzione dopo che ci si accorse che un medico su dieci abbandonava prematuramente la professione.
Da uno studio attuale della FMH emerge che una quota ancora maggiore di medici – tra i medici assistenti sono addirittura il 22% – prende quantomeno in considerazione l’abbandono. Il più recente sondaggio dell’associazione degli studenti di medicina (Swimsa), al quale hanno partecipato circa 2300 studenti, conferma questa preoccupante tendenza.I risultati del sondaggio mostrano che durante gli studi l’interesse nei confronti della medicina rimane costantemente elevato.
Gli studenti scelgono questa facoltà perché desiderano una professione appagante, a diretto contatto con i pazienti. Tuttavia, dopo l’intenso contatto con la realtà della professione medica nel corso dell’anno di stage a scelta solo il 31% degli studenti sente di poter confermare la propria scelta professionale. Per il 34% degli intervistati invece, l’anno di stage a scelta comporta un serio ripensamento, con i futuri medici che meditano di abbandonare le loro aspirazioni professionali. Tali dubbi nascono principalmente dalle preoccupazioni per le condizioni di lavoro attese – una tendenza allarmante, considerando il già elevato numero di giovani medici che abbandonano la professione, nonché la crescente carenza di personale nel settore sanitario. Gli studenti di medicina svizzeri sottolineano l’urgenza di prendersi cura della prossima generazione di medici, prevenendo un abbandono precoce della professione.
Le principali raccomandazioni della swimsa sono: