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SVIZZERA Treni più lenti per stabilizzare l'orario? «Il sistema funziona»

09.12.23 - 13:10
Chicchiarata a tutto tondo con il presidente delle FFS. «Vogliamo investire sui treni notturni. Le mete? Roma, Napoli e Barcellona».
20min/Simon Glauser
Il presidente della direzione delle FFS Vincent Ducrot.
Il presidente della direzione delle FFS Vincent Ducrot.
Fonte ats
Treni più lenti per stabilizzare l'orario? «Il sistema funziona»
Chicchiarata a tutto tondo con il presidente delle FFS. «Vogliamo investire sui treni notturni. Le mete? Roma, Napoli e Barcellona».

BERNA - Introduzione di tempi di percorrenza più lunghi - cioè di treni più lenti - per stabilizzare l'orario sta funzionando, è il caso per esempio in Ticino: lo afferma Vincent Ducrot, presidente della direzione delle Ferrovie federali svizzere (FFS).

«Il problema è lo stesso della strada: se si hanno molti più utenti nel sistema, a volte è necessario ridurre leggermente la velocità per aumentare la capacità», afferma il 61enne in un'intervista pubblicata oggi dalla Schweiz am Wochenende (SaW).

«Non è una cosa così negativa: i clienti preferiscono viaggiare tre minuti in più, ma nei tempi giusti. Abbiamo appena rivisto l'orario in Romandia a partire dal 2025 per garantire una maggiore stabilità. Lo abbiamo già fatto a Zurigo in occasione dell'apertura della Durchmesserlinie (il passante ferroviario Altstetten-Zurigo-Oerlikon, ndr) nel 2015 e qualche anno fa in Ticino. Per questo motivo il sistema è ora molto stabile».

Ducrot ha recentemente dovuto rispondere a molte domande sull'incidente nella galleria di base del San Gottardo e non è sorpreso che il tema abbia suscitato anche emozioni. «Siamo una delle ultime aziende che appartengono a tutti e su cui ciascuno ha un'opinione», sostiene.

Zurigo hub per i treni notturni - Le FFS puntano intanto a potenziare il traffico internazionale. «Vogliamo introdurre i treni notturni per Roma e forse anche verso Napoli, ma anche per Barcellona. Il trasporto notturno si è sviluppato molto bene. Zurigo è ora il più grande hub di treni notturni in Europa dopo Vienna. Vogliamo investire insieme al nostro partner ÖBB, le ferrovie austriache».

«Carrozze vecchie? Rimedieremo» - La qualità dell'offerta - ribatte il giornalista della SaW - è però talvolta infima, le carrozze sono vecchie e spesso mancano vagoni letto e cuccette. «ÖBB e Trenitalia hanno ordinato nuovo materiale rotabile», risponde l'intervistato. «Ci vuole pazienza prima che venga consegnato. A volte mi vergogno quando leggo i resoconti dei nostri clienti sulle condizioni della flotta dei treni notturni. Mi scuso per questo. Purtroppo siamo stati travolti dal successo. Le cose miglioreranno».

Problemi tedeschi... - Come noto le FFS hanno però anche problemi gravi con i trasporti diurni a cavallo con la Germania. Molti convogli sono in ritardo e i treni ICE spesso non riescono nemmeno a superare Basilea per raggiungere la loro vera destinazione in Svizzera. «Sì, e mi dispiace molto per i viaggiatori», afferma l'ingegnere con diploma ottenuto la Politecnico federale di Losanna.

«Anche noi come FFS stiamo soffrendo e Deutsche Bahn (DB) pure. Parlo molto con i colleghi di DB e a volte sono loro stessi a disperarsi per la situazione. Si impegnano a fondo per migliorarla. Ma negli anni Duemila si è investito troppo poco nella rete tedesca: è in pessime condizioni. DB ha però ora un piano di modernizzazione per i prossimi dieci anni».

... e italiani - Ducrot - che nell'intervista non affronta per contro i ritardi relativi ai convogli in provenienza dall'Italia e che attraversano il Ticino - si dice peraltro contrario a una liberalizzazione dei collegamenti internazionali. «Ci sono opportunità, ma anche grandi rischi. Il nostro sistema è di grande successo e presenta molti vantaggi. Abbiamo un sistema di orario cadenzato e un sistema tariffario omogeneo. Il prezzo della liberalizzazione sarebbe l'abbandono di questo sistema nel medio termine. I clienti dovrebbero decidere in stazione con quale vettore vogliono viaggiare e acquistare il biglietto di conseguenza. Sarebbe la fine del trasporto diretto come lo conosciamo oggi», conclude il numero uno delle FFS.

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COMMENTI
 

ellecci 1 anno fa su tio
Ha preso la pillola?

Lacye 1 anno fa su tio
Ahhh quindi la giustificazione dei ritardi dei treni e della loro lentezza è una scelta voluta? Cavoli e io che pensavo fosse inettitudine (leggete con ironia a sarcasmo)

Dex 1 anno fa su tio
Più lenti di così????🙈

SO2 1 anno fa su tio
Increase success by lowering expectation

BobLutz 1 anno fa su tio
Alle FFS tutto ruota attorno a Zurigo e Berna, tutto il resto é secondario (Ticino a cavallo d'Italia e Zurigo vale ancora meno del resto della Svizzera). Ditemi cosa c'é di federale in questo.

Testaingiù 1 anno fa su tio
Risposta a BobLutz
Quanti abbonati (abbonamento generale/abbonamenti regionali) pensi ci siano in Ticino a confronto di Zurigo?

Dex 1 anno fa su tio
Risposta a Testaingiù
Eh certo, facciamo i frontalieri

lguidicelli 1 anno fa su tio
Attenzione all'ortografia, soprattutto nei titoli :-)

Pledoc 1 anno fa su tio
tante belle storielle… ma la velocità dei nostri treni farebbe morire di noia una tartaruga!!!

Aaahhh 1 anno fa su tio
Non c’è bisogno di tirare in ballo le lunghe percorrenze per capire che i 4 a volte 3 minuti per cambiare treno (scale incluse mica il binario di fronte) sono nettamente insufficiente. Fate i fighi per dire sulla carta che si impiega tot a fare un tragitto ma poi se si ranza una coincidenza i viaggiatore è nella m…

AddavenìBaffone 1 anno fa su tio
Risposta a Aaahhh
Ranza, voce del verbo ranzare. E' italiano o italianizzazione del dialetto. Anymale, giù dalla pianta!

fugu 1 anno fa su tio
Risposta a AddavenìBaffone
A Baffone: Giusto, si dice ratare 🤭 Sono elvetismi, modi di dire di qui, perciò vanno ammessi qui. Dico anch'io ranzare.
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