La Posta ha confermato il licenziamento di circa 4mila persone a partire dal prossimo giugno.
BERNA - Dopo l'annuncio che avrebbe chiuso i battenti diffuso lo scorso ottobre, transfair informa che la Posta ha confermato ufficialmente che la distribuzione presso DMC sarà interrotta ufficialmente a partire dal 1° giugno 2024. Transfair si dice «deluso dal fatto che non sia stato salvato alcun posto di lavoro. Il piano sociale deve ora essere negoziato».
L'azienda, che si occupa di recapitare volantini e opuscoli a 1,6 milioni di economie domestiche in Svizzera, ha sede centrale a Basilea, e conta complessivamente 4'059 dipendenti, di cui 3'486 in Svizzera tedesca, 382 in Svizzera romanda e 191 in Ticino.
La decisione «non è certo una sorpresa», commenta transfair, ma la speranza di poter salvare alcuni dei quasi 4mila posti di lavoro era ancora viva. Transfair si rammarica che, nonostante la consultazione, non sia stato possibile salvare nemmeno un posto di lavoro. Tuttavia, singole misure e proposte contenute nella risposta di transfair alla consultazione saranno attuate, il che è positivo: la hotline istituita durante la procedura di consultazione, ad esempio, sarà mantenuta in funzione.
Il personale della DMC al centro delle preoccupazioni
Per transfair, i/le dipendenti interessati e dai licenziamenti devono avere la priorità immediata. Secondo Diego Frieden di transfair, «il sindacato farà tutto il possibile per trovare una soluzione per tutti le persone toccate dai licenziamenti. Tuttavia, nonostante la nostra insistenza su un approccio collettivo, la Posta e DMC continuano purtroppo a insistere su delle soluzioni esclusivamente individuali».
Ora il piano sociale
Per molte persone, la fine della distribuzione della DMC significa la perdita di un reddito essenziale per la loro vita quotidiana. Il piano sociale da negoziare deve quindi tenere conto di queste diverse situazioni e destini di vita nel miglior modo possibile. Diego Frieden del sindacato transfair sottolinea la priorità da seguire: «Si tratta innanzitutto di concedere delle indennità, oltre a misure di formazione e perfezionamento, per dare al personale le migliori possibilità di trovare un nuovo lavoro». Inoltre, transfair presterà particolare attenzione al pagamento dei premi fedeltà: il sindacato sostiene una richiesta fortemente espressa dal personale di poter rivendicare questi premi se saranno stati percepiti nell'anno successivo alla fine del periodo di congedo. E non solo fino alla fine del periodo di congedo.
Transfair si aspetta che la Posta, in quanto grande datore di lavoro pubblico, sia in grado di concordare un piano sociale adeguato alla drammatica situazione causata da questa massiccia ristrutturazione.
«La Posta deve assumersi la sua responsabilità. Per tutti i dipendenti deve essere trovata una soluzione di transizione, all'interno o all'esterno del gruppo Posta. Questo deve rimanere l'obiettivo di tutte le parti coinvolte, anche dopo la conclusione del processo di consultazione», ha detto Manuel Wyss, responsabile del Settore Logistica di Syndicom, citato in una nota.
Nelle trattative per il piano sociale, a partire da fine gennaio 2024, il sindacato farà tutto il possibile per trovare le migliori soluzioni per le persone colpite. Per Wyss, una cosa è chiara: «Considerato il gruppo di persone interessate, ci aspettiamo che vengano versate sostanziali indennità di licenziamento».