Benedikt Weibel: «Non trasportano più passeggeri di tre carrozze, ma la ferrovia è un mezzo di trasporto di massa».
ZURIGO - Fra i nemici del clima, spunta anche un mezzo di trasporto che è sempre stato considerato molto "green": il treno. Ma non di un tipo qualsiasi: il dito viene puntato contro il treno di notte e tutti quei convogli assemblati anche con i vagoni letto.
Chi si è avventurato in questa apparentemente strampalata considerazione non è l'ultimo venuto di qualche futurista movimento ambientalista, bensì uno che di treni se ne intende: stiamo parlando dell'ex direttore generale delle FFS Benedikt Weibel che in un'intervista al quotidiano Tages-Anzeiger ha detto che «nemmeno un solo franco di sovvenzione andrebbe investito in un treno notturno, perché non trasporta più passeggeri di tre carrozze. Eppure la ferrovia è un mezzo di trasporto di massa. Sarebbe meglio puntare su un maggior numero di collegamenti ferroviari diurni che permettano a molte persone di viaggiare».
Il nodo della questione ruota attorno al fatto che in Svizzera la legge sul biossido di carbonio (CO₂) concede la possibilità di sovvenzionare i treni notturni fino a 30 milioni di franchi all'anno. Per Weibel si tratta di un grave errore economico: «È sbagliato perché «la legge sulla protezione del clima fissa obiettivi severi: secondo l'articolo 4, i gas serra nei trasporti devono essere ridotti del 5% all'anno entro il 2040. I treni notturni - argomenta - non contribuiscono in alcun modo al raggiungimento di questo obiettivo incredibilmente ambizioso».
E aggiunge altri argomenti per suffragare i suoi convincimenti: «Ho sempre detto che se i treni notturni devono circolare, abbiamo bisogno di un nuovo concetto con un numero significativamente maggiore di posti a sedere e di cuccette, oltre che di un concetto di conversione. Quest'ultimo era comune in passato, quando i treni notturni circolavano anche di giorno. Il fatto che ciò non sia sbagliato è dimostrato dal fatto che il Ministero federale austriaco per la protezione del clima ha indetto una gara d'appalto per "concetti di spazio per treni combinati diurni e notturni"» ricorda.
Poche corse e per pochi passeggeri, con un dispendio di energia non proprio coeso a un'economia sostenibile, e con la non secondaria aggravante del costo non trascurabile del biglietto.
«Il treno notturno viaggia una volta durante la notte - ha sottolineato al quotidiano zurighese - poi resta fermo tutto il giorno e ritorna la notte successiva. Le FFS - ricorda - stanno valutando la possibilità di far viaggiare un treno diretto da Basilea a Londra in cinque ore. Questo treno ha 1000 posti a sedere e può circolare quattro volte al giorno. È un bene per il clima e non richiede sovvenzioni».
E poi c'è il fattore "caro-biglietto", come si diceva. L'esempio della composizione del nuovo treno delle ÖBB gli calza a pennello: «È molto più costoso di un treno classico - ha detto al Tages-Anzeiger - si tratta di una composizione a sette vagoni con due vagoni letto, tre vagoni cuccetta, un vagone universale e un vagone con solo posti a sedere. Uno scompartimento di lusso con toilette e doccia non è solo molto costoso da acquistare, ma anche da gestire. E mi chiedo se ci sia una domanda!» chiosa l'ex manager.