Siamo tra i maggiori fruitori d'Europa. E il consumo (come chi cerca di liberarsi dalla dipendenza) è in crescita
ZURIGO - In tema di cocaina gli svizzeri da anni hanno voce in capitolo, essendo tra i maggiori fruitori d'Europa. Almeno stando agli studi sulle acque reflue. Quattro città svizzere, nel 2021, figuravano già nella top ten delle località europee con il consumo pro capite più elevato: San Gallo al terzo posto, Zurigo al quarto, Basilea al sesto e Ginevra al nono.
«I livelli nelle acque di scarico sono relativamente alti, ma stabili», ha commentato sul Blick Frank Zobel, codirettore del dipartimento di ricerca di Dipendenze Svizzera. Il mercato, in ogni caso, è più florido che mai con livelli di purezza che continuano ad aumentare, anche grazie alla produzione su vasta scala in Paesi quali la Colombia, il Perù e la Bolivia, che "investono" proprio in superfici deputate alla produzione di piante da coca.
«Anche i sequestri stanno crescendo», spiega Zobel. «Enormi quantità dello stupefacente tentano di entrare continuamente in Europa».
Ogni anno fino a 3.000 tonnellate
Solo nel 2021, in Europa, sono state sequestrate 240 tonnellate di cocaina. Ma secondo gli esperti rappresenterebbero solo la punta dell'iceberg. Secondo le stime, ogni anno, in Europa transiterebbero circa 3.000 tonnellate di "neve".
Di queste, 5 tonnellate sono destinate al mercato svizzero. Lo dimostra uno studio ben documentato di Dipendenze Svizzera del 2018. «Dato che si tratta di mercato nero, sono solo stime. Ma in base alle nostre proiezioni dovrebbero essere attendibili», prosegue Zobel.
Lo stupefacente, tra l'altro è di quelli che creano forte dipendenza e che spingono a un consumo sempre maggiore. Circa il 20% dei consumatori sniffa circa l'80% della cocaina importata. «Parliamo di consumatori intensivi, tossicodipendenti che assumono anche eroina e altre sostanze. Un'altra parte è costituita da persone della classe media provenienti dal mondo del lavoro che usano la cocaina come "doping"».
Ci sono poi i consumatori "della domenica". Quelli, cioè, che ne fanno un uso saltuario e soprattutto nel tempo libero. «Sono in crescita le richieste di aiuto per liberarsi dalla dipendenza dalla cocaina», conclude Zobel. «Ciò conferma l'aumento degli ultimi anni in Svizzera del consumo di questa sostanza».