Il vescovo di Coira Joseph Bonnemain dovrà indagare sugli oltre 100 casi segnalati nella Chiesa svizzera.
COIRA - Joseph Bonnemain è vescovo di Coira dal 2021. Ma è anche l’alto prelato che avrà il delicatissimo compito di indagare sugli oltre 1000 casi di abusi nella Chiesa Cattolica Svizzera. Una vera e propria montagna da scalare dopo la presentazione, alcuni mesi fa, di un indagine sul delicato argomento, elaborata dall’Università di Zurigo.
Il perdono - Temi scottanti quelli affrontati dal vescovo in una lunga intervista rilasciata al Blick, a partire dal concetto di perdono. Da un uomo di Chiesa ci si aspetterebbe infatti di sentir parlare della necessità del perdono ma Joseph Bonnemain è ben consapevole della realtà vissuta dalle vittime e così è molto netto nel dire che «per me è facile parlare di perdono, non sono coinvolto. Personalmente e per credo mi avvicino a tutti con amore, in modo pacifico, con affetto ed empatia, compresi gli autori del reato. Le persone colpite, invece, hanno il diritto di non perdonare. E in effetti ancora non si è vista una persona abusata perdonare il suo violentatore. Magari potrebbe essere spinta a farlo anche se vedesse dei cambiamenti nella Chiesa», dice il vescovo.
Il celibato ecclesiale - Un’esposizione limpida che porta a un altro grande tema, l'abolizione del celibato obbligatorio per gli uomini di Chiesa. Un passaggio che però non è decisivo, infatti se è vero che tale condizione «è sicuramente un fattore propulsivo per l’abuso, non penso sia la causa principale ma una delle varie componenti e non credo spariranno gli abusi eliminandolo. In futuro probabilmente non sarà più obbligatorio il celibato e su chi vorrà continuare a praticarlo si dovranno magari concentrare controlli più accurati».
Cosa fare - Infine è fondamentale capire quali sono i progetti futuri e quali le mosse da mettere in campo per contrastare questa piaga. «Vogliamo istituire un tribunale penale e disciplinare ecclesiastico nazionale. Abbiamo inoltre deciso che nessun file degli archivi che contenga abusi potrà essere distrutto. Attualmente è in fase di elaborazione il regolamento per l’ammissione dei candidati alla cura pastorale. È inoltre in corso l’istituzione di un punto di segnalazione nazionale indipendente per tutte le persone colpite».