Sotto la lente della ricerca statistica finiscono i giovani della generazione Z, il risultato sorprende. Ma cosa ne pensano i lettori?
BERNA - Fare sesso fuori dalla relazione. Argomento che divide: libertini da una parte e tradizionalisti dall'altra.
Ma cosa ne pensano i giovani svizzeri, appartenenti alla generazione Z? Cioè i nati tra la metà degli anni novanta e i primi anni 2000 a ridosso del 2000/2010, insomma i ragazzi vicino ai 20 anni. A svelarlo è uno studio, ripreso e approfondito dal portale Nau.ch.
Il risultato lascia un po' "basiti", perché chi si aspettava un massiccio "sì" alla coppia aperta si sbaglia di grosso. Infatti solo il 51% dei giovani e giovanissimi interpellati si direbbe aperto a una relazione poligama, il così detto "poliamore".
Dubbi però sull'attendibilità dello studio li avanza subito la sessuologa Melina Dobroka, sentita dal portale di informazione. Secondo l'esperta, infatti, un conto è dirsi interessato a qualcosa visto da lontano, un conto è poi invece dire che quella qual cosa - in questo caso il sesso fuori dalla coppia - lo si voglia effettivamente mettere in pratica.
Ma cosa hanno invece da dire i giovani? Le dichiarazioni raccolte sono piuttosto sorprendenti.
C'è chi afferma di trovare «un po' spaventoso toccare tante persone». Come è il caso di un ragazzo bernese di 20 anni, che sentenzia: «Mi farebbe schifo».
Katya (nome inventato) invece di anni ne ha 22 e, anche lei del Canton Berna, ammette di non fidarsi molto dell'idea di coppia aperta, perché tra le sue conoscenze, chi lo ha fatto poi ha finito per rompere la relazione poco dopo.
Aprirsi a più persone contemporaneamente: segno di debolezza
E poi c'è infine chi racconta di accettare l'idea di condividere il proprio partner con qualcuno, solo perché altrimenti verrebbe lasciato: «Una collega voleva lasciare il suo ragazzo, ma lui l'amava ancora. Ecco perché l'ha convinta ad avere una relazione aperta». Con il pessimo risultato per il fidanzato di trovarsi poi, oltre che triste, anche maggiormente geloso.
Più avanti con l'età, tra i trentenni, c'è invece chi solleva un altro possibile problema.
«Come una casalinga negli anni '50, con un marito traditore»
Come il caso di una 32enne che vede «nelle relazioni aperte un pericolo di maltrattamento», soprattutto per le donne. Proprio perché il voler accettare un costume che non ci appartiene, poi ci rende infelici, ci mette anche a rischio, finendo a vivere secondo modalità che non condividiamo.
E così, conclude la millennial, «alcune persone finiscono per vivere come una casalinga degli anni '50: con un marito traditore».