Acquistare tramite l'app FFS può essere a volte controproducente. Soprattutto quando il telefono non prende o quando si è di fretta.
BERNA - A chi non è successo di voler acquistare il biglietto del treno tramite l'app delle FFS e di finalizzare l'acquisto solo alcuni secondi dopo la partenza del treno? Tutti non sanno, però, che una scarsa ricezione del dispositivo o una momentanea dimenticanza per via della frenesia della quotidianità possono costare caro. Se l'orario di acquisto risulta essere successivo a quello della partenza del treno, il biglietto non è considerato valido.
Spesso i controllori si dimostrano comprensivi, ma non sempre. Il ritardo registrato tra l'acquisto e la finalizzazione del pagamento può costare infatti un sovrapprezzo di 90 franchi. A nulla serve reclamare al centralino della FFS poiché è la regola: si deve pagare un supplemento.
Le FFS ritengono il biglietto valido solo ad avvenuta finalizzazione. Dunque se un biglietto è finalizzato anche solamente un secondo dopo l'orario di partenza effettivo, non è valido. Questa pratica è in linea con le regole tariffarie T600. E non importa che si tratti di intenzionalità o svista. Anche nel caso in cui il Servizio clienti FFS decida di annullare il sovrapprezzo richiede comunque una tassa di elaborazione di 30 franchi.
Tempo di tolleranza di due minuti
Un problema incomprensibile per Sara Stadler, dell'Associazione dei consumatori che al giornalista del gruppo Tamedia ha rivelato di «non comprendere affatto» la normativa svizzera. «Si digitalizza il più possibile per risparmiare - commenta - e poi si attua il tutto in modo così ostile nei confronti dei clienti». Stadler chiede quindi una nuova soluzione e una maggiore tolleranza: i passeggeri dovrebbero poter acquistare un biglietto sul treno fino a due minuti dopo la partenza, senza essere penalizzati.
Anche il rappresentante dell'Associazione svizzera dei trasporti pubblici Hans Höhener non è favorevole alla soluzione attuale. Sercondo lui infatti questo meccanismo porta solo ad allungare le code alle biglietterie. È chiaro che nella nostra società, frenetica, le persone vadano di fretta e si affidino sempre più spesso all'applicazione smartphone per acquistare i biglietti. Ci si aspetta dunque una soluzione «più ragionevole».
Secondo Höhener la questione non provoca solo un grave disagio ai passeggeri, ma anche alle stesse aziende di trasporto. Se ci sono diverse iscrizioni nel registro degli evasori e reclami, aumentano i costi per l'azienda e lo stress per il personale. È quindi d'accordo sull'introduzione di un periodo di tolleranza per i trasporti pubblici a lunga percorrenza, tra i 30 e i 120 secondi, da cui esentare tram e autobus. I passeggeri potrebbero così acquistare un biglietto fino a due minuti dopo essere saliti sul treno.
Le critiche hanno raggiunto Alliance Swiss Pass. Il portavoce Reto Hügli, scrivono i quotidiani del gruppo Tamedia, ha confermato che il comitato di vendita responsabile sta lavorando al regolamento. Senza fornire ulteriori dettagli.
Non resta che aspettare
Finché non si sarà travata una soluzione alla faccenda, i biglietti acquistati con qualche secondo di ritardo continueranno a essere considerati non validi e chiunque sarà sorpreso dovrà pagare una sovrattassa e una tassa di elaborazione. Sarà poi iscritto nel registro nazionale dell'evasione tariffaria: il sovrapprezzo per la prima iscrizione è di 90 franchi, la seconda e la terza rispettivamente di 130 e 160 franchi. La cancellazione avviene solo dopo due anni.