Alloggi più cari, aumento dei premi: l'inflazione corrode sempre più il potere d'acquisto degli svizzeri.
ZURIGO - La reazione della politica all'inflazione e alle allarmanti conseguenze per le famiglie con risorse finanziarie limitate è «contenuta». È la critica che esprime Caritas Svizzera nel suo Almanacco sociale pubblicato oggi.
In data odierna l'Ufficio federale di statistica (UST) ha comunicato che il numero di persone che beneficiano dell'assistenza sociale è diminuito. Questo, secondo Caritas, non è motivo per abbassare la guardia: la soglia per ricevere tale aiuto è infatti molto bassa.
«Un quinto delle famiglie situate nella fascia più bassa della scala del reddito spende quasi l'intero stipendio per l'alloggio, il cibo, la salute e la mobilità, costi fissi su cui è difficile risparmiare», ha detto Aline Masé, responsabile del Servizio Politica sociale di Caritas Svizzera, citata in una nota.
Il tema alloggio rischia di diventare particolarmente critico, con il 20% più povero della popolazione che sborsa oltre un terzo del reddito lordo per questa voce di spesa, e con il rialzo del tasso di riferimento che comporterà un ulteriore incremento dei costi.
Altro punto dolente è quello delle casse malattia. Il Parlamento federale, ricorda Caritas, non è riuscito a trovare un accordo su un rialzo straordinario della riduzione individuale dei premi della cassa malati (RIPAM). Alcuni Cantoni hanno aumentato i loro budget per la RIPAM o innalzato lievemente la soglia massima di reddito che dà diritto alla riduzione, ma questo non compensa il rincaro.