Lo dice il TCS dopo avere preso in esame 98 aree di sosta
BERNA - Da buono a ottimo: è il giudizio espresso dal Touring Club Svizzero (TCS) sullo stato delle aree di sosta svizzere. L'incarico di valutare le condizioni delle strutture è partito dall'USTRA, che quelle aree gestisce curandone anche la manutenzione.
L'indagine: 98 aree di sosta sotto esame - Nel periodo compreso tra marzo e agosto 2023, il TCS ha valutato 98 aree di sosta «sulla scorta di 7 criteri e 90 sottocriteri, effettuando due ispezioni per ciascuna struttura» si legge in una nota dell'Ufficio federale delle strade. Fra i vari elementi esaminati vi sono stati lo stato generale dell'area, i parcheggi e la sicurezza, le condizioni delle toilette e i servizi a disposizione dei camperisti. L'istantanea restituisce un quadro «da positivo a molto positivo, con aree adeguate e ben tenute, seppur con qualche eccezione dove, nonostante la manutenzione periodica, si riscontrano segni di vetustà e usura».
II giudizio sugli stalli: da buono a molto buono - Il giudizio relativo al numero di stalli disponibili va da buono a molto buono, con qualche punta di criticità soprattutto nei periodi di esodo vacanziero. Positivo il riscontro anche per il livello di sicurezza, salvo per le lacune individuate in 23 strutture, di cui 16 carenti o completamente sprovviste di recinzione autostradale adeguata.
Bagni puliti e funzionanti ma da migliorare le indicazioni delle toilette per disabili - Per quanto riguarda i bagni, i valutatori li hanno trovati in genere puliti e funzionanti; il servizio di pulizia è effettuato almeno una volta al giorno. Perfettibili invece le indicazioni delle toilette per disabili: sebbene le infrastrutture siano presenti, spesso non sono segnalate adeguatamente.
Si potrebbe fare di più anche per i servizi destinati ai camper - Migliorabili, secondo i verificatori del TCS, anche i servizi destinati ai camper. Solo il 20 per cento circa delle aree è dotato per esempio di colonnine «Euro Relais» per il rifornimento di acque chiare e lo scarico di acque grigie e nere. «L'USTRA è a conoscenza della situazione, ma gli spazi limitati non consentono l'installazione delle infrastrutture necessarie, quali posti di stazionamento separati o dispositivi per lo smaltimento delle acque reflue» fanno sapere.
I risultati delle valutazioni - annunciano - «confluiranno nella pianificazione degli interventi da eseguire. Le carenze rilevanti per la sicurezza saranno risolte nell'immediato, mentre le strutture più datate saranno ammodernate nei prossimi cinque-otto anni nell'ambito di progetti manutentivi, per garantire un'offerta al passo coi tempi e quanto più in linea con le esigenze dell'utenza».