Tante le richieste per dare una mano alle tre famiglie svizzere in difficoltà. Caritas: «In Svizzera più di 900mila persone in difficoltà».
ZURIGO - Hanno decisamente toccato il cuore di molti lettori le storie dei natali difficili di alcune famiglie svizzere, recentemente raccontate dai colleghi 20 Minuten.
Un gruppetto non trascurabile ha poi deciso di mobilitarsi, contattando la redazione e offrendosi di versare loro dei soldi. Fra questi anche diversi ticinesi, che hanno scritto a tio.ch per sapere come poter dare loro una mano.
In totale, si tratta circa di 200 lettori, che hanno versato un pensiero (in alcuni casi anche sostanzioso) ai tre nuclei famigliari raccogliendo la somma totale di 7'000 franchi.
«Devo dire che per me i soldi non sono un problema», racconta Christian di Müsingen (BE) che nella vita fa l'informatico, «quindi spendere qualche centinaia di franchi per permettere a queste persone di avere un Natale dignitoso è un grande piacere. Penso soprattutto ai loro figli».
«Anche la mia famiglia non era affatto ricca, anzi», commenta invece il 29enne Mischa di Zurigo, «mi capitava spesso di non ricevere i regali che volevo a Natale, quindi posso capirli benissimo. Ho un lavoro fisso e sono autonomo, finanziariamente sono a posto, così per me è come se restituissi qualcosa».
Le famiglie in questione sono rimaste davvero sorprese dalla risposta dei lettori, già mercoledì mattina hanno iniziato a ricevere i regali.
M.W. , papà 41enne del canton Berna con due figlie di 15 e 3 anni
«Abbiamo già ricevuto complessivamente 2'500 franchi in donazioni. Siamo davvero commossi e non abbiamo parole per esprimere la nostra gratitudine. Cari lettori, ci avete salvato il Natale! Con una parte dei soldi ho potuto regalare a mia figlia maggiore il tanto agognato smartphone e delle scarpe Nike (non di quelle troppo costose, però). Il resto verrà messo in un conto risparmio. E per Natale, quest'anno, mangeremo un buon arrosto».
M.S. , madre 43enne di Zurigo con due figlie di 4 e 9 anni
«Quando ho spiegato a mia figlia di 9 anni che così tante persone hanno deciso di aiutarci si è commossa così tanto che si è messa a piangere. Davvero ho la pelle d'oca, ricevere tutti questi soldi da degli sconosciuti... Ringrazio di cuore tutti quanti. Alcune persone mi hanno contattato chiedendo cosa avrebbero voluto le mie figlie per Natale e l'hanno comprato... Una persona, che sta attraversando una situazione difficile come noi, si è messa a disposizione per aiutarci per quanto riguarda la scelta e gli acquisti di vestiario. I soldi che non spenderemo li metteremo da parte, chi lo sa che magari quest'anno forse riusciremo a fare una vacanza, non esagerata, ma comunque una vacanza. Non vediamo davvero l'ora».
B.O. , padre 45enne e agricoltore del canton Obvaldo con due figli di 14 e 16 anni
«Alcuni dei lettori mi hanno chiamato, le loro parole mi hanno commosso, ho pianto davvero tanto. Molti di loro mi hanno detto che non è colpa mia se non ho nulla da offrire ai loro figli e che anche loro sono cresciuti in fattoria e mi hanno assicurato che hanno dei ricordi bellissimi della loro infanzia, anche senza i regali. Questo mi ha aiutato e dato molta forza. Con i soldi che abbiamo ricevuto manderò il mio figlio più piccolo alla scuola sci (è la prima volta), compreremo anche vestiti, una tuta da sci e dei guanti e pure... del cioccolato. Un po' dei soldi che avanzeranno andranno in una busta da mettere sotto l'albero, gli altri nei conti risparmio».
«Il Natale è particolarmente doloroso per chi non ha molti soldi»
«Oggi tutto sta diventando più caro e, a farne le spese, sono i più poveri - e deboli - della nostra società», commenta Niels Jost di Caritas Svizzera. Queste Feste, secondo lui, metteranno alla prova diversi nuclei familiari svizzeri. «Natale può essere causa di forte stress e sofferenze per chi non dispone di molti soldi», continua Jost che spiega come sempre più famiglie svizzere si trovino a ridosso della soglia di sussistenza: «Ma anche il ceto medio-basso soffre, molte persone che lavorano non hanno agio nel loro budget per il Natale o per qualsiasi spesa extra».
Stando a Caritas in Svizzera 745'000 persone soffrono la povertà e 157'000 sono povere nonostante lavorino. Tra loro si registra un numero superiore alla media di famiglie con tre o più figli.