L'esperto: «Solo con parità di condizioni in termini di costi climatici, il trasporto ferroviario notturno avrà una chance».
BERNA - In collaborazione con le ferrovie austriache ÖBB, dalla Svizzera partono treni notturni diretti verso le principali città europee, per esempio Berlino, Amburgo, Hannover, Vienna, Graz e Amsterdam.
Sulla scia del dibattito attorno al clima, è in crescita la quota di persone che decidono di spostarsi con questa tipologia di viaggio. Si tratta di una tendenza estemporanea oppure può diventare un fenomeno strutturato?L’esperto di mobilità Thomas Sauter-Servaes, intervistato dalla SRF, fa il punto della situazione.
Intanto, secondo Sauter-Servaes, finché i prezzi dei voli sono accessibili, è difficile che molti cittadini decidano di spostarsi con i convogli che viaggiano di notte.
«Inoltre, le vetture devono essere utilizzabili di giorno - fa notare Sauter-Servaes - e, al contempo, comode per dormire la notte. Quindi, non servono solo letti, ma anche sedili in grado di diventare reclinabili. Però, questa trasformazione non si fa da un giorno all'altro».
Un problema è legato alla percorrenza: «Più chilometri vengono percorsi dai treni notturni, maggiori sono i costi infrastrutturali - aggiunge l’esperto di mobilità - questa è una differenza importante, per esempio, con il trasporto aereo».
Al momento, le spese legate al consumo di CO2 non sono completamente incluse nel trasporto aereo. «Solo quando ci saranno parità di condizioni in termini di costi climatici, allora il trasporto ferroviario notturno avrà una reale possibilità di competere con quello aereo».